"OCCHI PUNTATI SU..." 90 giorni per costruire la Fiorentina che verrà...

25.02.2010 02:17 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"OCCHI PUNTATI SU..." 90 giorni per costruire la Fiorentina che verrà...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Il campionato 2009-2010 della Fiorentina è finito ieri sera, intorno alle 20.15, minuto più minuto meno. Correva il 92' di Fiorentina-Milan quando Ronaldinho “sambeggiando” sulla sinistra, si faceva beffe di Zanetti e De Silvestri per poi calettare un pallone docile docile in mezzo all'area viola. Borriello buca la rovesciata favorendo l'accorrente Pato che,colpisce e realizza il 2-1 finale con la gentile collaborazione di Frey. Prima di quel momento c'erano stati i gol di Gilardino e Huntelaar, l'ottima prestazione di tutta la Fiorentina (nessuno escluso a parte Gobbi) e la performance ancora migliore (dal suo punto di vista pressochè perfetta) dell'arbitro Rosetti. Il fischietto torinese è (tanto per capirsi) colui che non vide la mano di Zauri in un decisivo Lazio-Fiorentina del 2005. E' colui che dette e poi tolse un rigore in un Milan-Fiorentina del gennaio scorso (caso più unico che raro) per fallo di Abbiati su Jovetic, e nella stessa partita permise che Favalli brutalizzasse Montolivo senza decidere per la massima punizione. Insomma... un arbitro sfortunato con la Fiorentina, in tutto e per tutto. Campionato chiuso, quindi: Fiorentina 10° dopo 25 partite, a 7 punti dalla Juventus 4° in classifica, alla 5° sconfitta interna (record per la gestione Prandelli). Ma non è tanto il fatto numerico che ci inibisce dallo sperare in un futuro migliore quanto quello psicologico, comportamentale del palazzo del calcio che, a questo punto, dimostra molto chiaramente di non volere la Fiorentina al tavolo dei potenti.

E allora rivoltiamo la frittata. Facciamo in modo che i 90 giorni che mancano da qui alla fine del campionato non passino invano ma servano a Prandelli per valutare le forze del futuro, dare loro fiducia sperando che questa assunzione di responsabilità li aiuti a maturare rendendosi disponibili già da settembre per la prima squadra. Due appuntamenti fondamentali aspettano i viola in questi 90 giorni: il ritorno dell'ottavo di finale contro il Bayern in programma il 9 marzo, e la semifinale di ritorno contro l'Inter in coppa Italia prevista per il 14 aprile. Più l'appuntamento tra Prandelli e Della Valle per l'agognato prolungamento del contratto. Tutto il resto...è noia, cantava qualcuno. E allora invitiamo Prandelli, fin da sabato contro la Lazio (qualcuno addirittura vorrebbe mandarci a giocare la formazione “primavera” per protesta contro gli errori arbitrali), a sperimentare, a verificare, a testare chi è da Fiorentina, chi non lo è, e chi potrebbe diventarlo, lasciando le certezze per i due appuntamenti di cui sopra. Cominciamo dal portiere: Frey non è lui da diverso tempo. Problemi personali, di contratto, calo di forma, una condizione fisica da ritrovare, fatto sta che il francese prende gol balordi (sul suo palo, sotto le gambe...) e la Fiorentina sprofonda. Lungi da noi mandare via il francese anche se viene da un periodo a dir poco negativo, però corre l'obbligo di guardarsi intorno visto che Seba è un serio candidato a lasciare Firenze. In casa c'è Seculin, portiere di riserva dell'under 21 di Casiraghi, che già dall'Olimpico contro la Lazio potrebbe provare cosa vuol fare da grande. Proseguiamo dalla difesa dove Felipe, contro il Milan, ha dato una bella dimostrazione da terzino sinistro (ruolo da lui già ricoperto ad Udine) mostrando versatilità e duttilità tattica. Ci sarà poi da valutare le condizioni e le prospettive di Gamberini oltre che le potenzialità di De Silvestri chiamato a mostrare chiari segnali di crescita. L'anno prossimo arriverà il giovane argentino Munoz e la linea arretrata a quattro potrebbe essere composta da De Silvestri, Munoz, Gamberini e Felipe. In mediana spazio a Bolatti per capire se nella prossima stagione giocheremo con il centrocampo a due oppure a tre sfruttando le qualità dell'argentino. In rampa di lancio c'è Ljajic con Jovetic che deve crescere ancora. Agiey, Di Tacchio, Carraro, forze fresche tutte da scoprire. Inutile, quindi, far giocare Donadel (questo può dare) Gobbi (quasi fastidioso nella sua normalità) o anche (tornando alla difesa) Comotto, tutti giocatori che non hanno niente da dire più di quello che abbiano già detto. In avanti Gilardino va protetto come un panda, preservandolo da qualsiasi rischio e/o incidente. Idem dicasi per Vargas e Marchionni indispensabili nelle due competizioni ancora in piedi. Ed allora spazio a Keirrison, forse Seferovic, certamente Babacar, una parte di futuro della Fiorentina. 90 giorni sono tanti, la finale di coppa Italia ci sarà il 5 maggio, quella di Champions League il 22, per il resto 14 partite di campionato praticamente inutili ai fini del risultato numerico, utilissime, invece, sul piano della prospettiva, della programmazione.

Va da se che Cesare Prandelli debba essere convinto del progetto Fiorentina, debba sentirsi coinvolto, e allo stesso tempo libero di non far risultato. Perchè i giovani sono una bellissima cosa ma allo stesso tempo sono una cambiale da riscuotere con calma ed a tempo debito. Oggi il “the day after” Fiorentina – Milan sembra nero, nerissimo, e forse lo è. Basta, però, guardare un po' più in là e le nubi si diradano sotto il sole della gioventù e di un futuro che potrebbe rivelarsi esaltante per la Fiorentina. Basta mettersi daccordo su obiettivi e strategie.