"WEMBLEY DAY!" Il ruggito del 'Re Leone' (Video)
L'impresa è di quelle memorabili, che resterà per sempre, indelebile, nella mente e negli occhi dei tifosi della Fiorentina. A firmarla il più grande cannoniere che abbia mai vestito la maglia gigliata, Gabriel Omar Batistuta, che il 27 ottobre 1999, esattamente 11 anni fa, regalò a tutta Firenze una delle serate più incredibili della recente storia viola. Ma andiamo con ordine: l'evento era la Champions League edizione 99-2000, avversario l'Arsenal di Wenger che schierava autentici campioni come Bergkamp, Overmars, Vieirà, Kanu ai quali rispondevano Francescone Toldo, "soldatino" Di Livio, ed il trio delle meraviglie Chiesa, Rui Costa e Batistuta. Lo scenario era quello incantato di Wembley con mille cuori viola arrivati a Londra con ogni mezzo per sostenere a gran voce i ragazzi di Giovanni Trapattoni. La partenza dei "Gunners" fu a dir poco bruciante, Batistuta, già in piena trance agonistica, si fa ammonire dopo appena due minuti, e l'Arsenal sfiora il vantaggio a più riprese fermato da un Toldo versione uomo ragno. Nella ripresa la spinta degli inglesi si fa arrembante e Bergkamp colpisce il palo a portiere battuto con lo stesso numero uno viola che para un colpo di testa a botta sicura di Winterburn. Siamo al 74' e allora Bati-gol decide che è giunto il momento di entrare nella storia della Fiorentina dalla porta principale. Firicano recupera palla a centrocampo, apre per Chiesa che fa proseguire Heinrich.
Percussione centrale del tedesco che smista per l'accorrente Batistuta. L'argentino avanza, dribbla l'incauto Winterburn e scarica tutta la sua potenza alle spalle di David Seaman che può solo guardare il pallone insaccarsi al sette nell'angolo opposto. E' l'apoteosi, il "re leone" corre impazzito di gioia verso la panchina sommerso dall'abbraccio dei compagni. Mancano 16 minuti alla fine e c'è ancora spazio per l'ultimo, ennesimo miracolo di Toldo che con la mano di richiamo, da terra, nega a Kanu quello che sembrava un gol già fatto. La Fiorentina vince per 1-0, espugna Wembley, e si qualifica al turno successivo di Champions League con una giornata d'anticipo. La storia del calcio europeo, quella sera, era passata da Firenze.