VIALI A FV, Un nuovo modulo per un nuovo ciclo
Oggi la Fiorentina ha disputato un'amichevole contro l'Audace Legnaia e oltre al rotondo risultato di 10-0 e la prova sul campo sintetico in vista della partita con il Novara, quello che è emerso è la volontà da parte dell'allenatore Delio Rossi di voler puntare ancora sul 3-5-2 che abbiamo apprezzato a Siena nell'ultima di campionato del 2010. Sul tema abbiamo intervistato William Viali, ex difensore della Fiorentina.
Cosa ne pensa del modulo 3-5-2, secondo lei è un modulo che può andare bene ai viola?
“Io credo che la cosa più importante sia innanzitutto l'atteggiamento dei giocatori che vanno in campo, non tanto il modulo. Poi nello specifico io credo che la Fiorentina abbia giocatori asolutamente pronti a giocare con una difesa a tre. Tra l'altro è un modulo che sta andando molto di moda in questo momento e che sta dando dei buoni frutti. Basta vedere come gioca il Napoli di Mazzarri, o le squadre di Gasperini, ma anche l'Udinese di Guidolin che sta facendo tanto bene”.
Crede che la Fiorentina sia pronta a cambiare la disposizione tattica dopo anni in cui l'unico cosa certa era la difesa a 4 impostata negli anni di Prandelli?
“Certamente si tratta di un cambiamento importante, e conoscendo Delio Rossi anche per lui si tratta di una novità, visto che non è abituato a disporre le sue squadre in questo modo. Però questo dimostra che l'allenatore sta affrontando i problemi della sua squadra con grande elasticità, mettendo in discussione anche quelli che potremmo pensare essere dei punti fermi. Probabilmente, vista la rosa che ha a disposizione, è arrivato alla conclusione che può trovare un nuovo e soddisfacente equilibrio giocando a tre dietro. La storia può essere cambiata dopo Prandelli e questo può essere un punto di partenza.”
Crede che questo modulo possa permettere a Rossi di lanciare anche giovani giocatori come nuovi titolari?
“Credo che sia possibile vedere con il modulo nuovo anche facce nuove. L'importante è sempre però l'equilibrio che riuscirà dare alla squadra, e poi vedere chi riuscirà ad adattarsi meglio, se i vecchi o i giovani”.
Pensa che un giocatore come Pasqual, che sta facendo molto bene questo anno, sarà sacrificato da questo nuovo modulo?
“Penso proprio di no. Io Pasqual l'ho conosciuto alla fine della mia esperienza a Firenze, e l'ho sempre seguito, così come le partite della Fiorentina. Pasqual secondo me è un giocatore di corsa e con un discreto piede, capace di crossare, e penso che sia molto più incisivo nella fase d'attacco. Giocare come quinto esterno di centrocampo secondo me esalterà ancora di più le sue qualità. Poi certamente dovrà giocarsi il posto con Vargas che tornerà a giocare nella posizione che lo ha reso un giocatore importante a Catania, e questo può essere un bene anche per il peruviano. Anche sulla fascia destra giocatori come Cassani o De Silvestri, secondo me, sono assolutamente adatti a svolgere il proprio compito partendo più alti rispetto alla posizione di terzino in una difesa a 4.”
Ultima domanda: una sua considerazione su come la città sta vivendo la situazione in casa viola:
“Io sono stato 2 anni a Firenze e conosco abbastanza bene il clima che si respira quando si parla di Fiorentina. E' una piazza che negli ultimi anni, soprattutto con Prandelli, è stata abituata molto bene. Certamente dopo 5 anni esaltanti c'è bisogno di una pausa di riflessione, o al massimo un momento di ricambio in cui è molto difficile azzeccare tutto. Quello che sta facendo la Fiorentina è proprio questo, provare a cambiare progetto. Ieri ho letto l'intervista di Cassani che ritiene che a Firenze ci siano le basi per un futuro solido, e sono assolutamente d'accordo con lui. Avendo conosciuto Corvino e i Della Valle, credo che nonostante le difficoltà attuali la Fiorentina potrà ambire in futuro a nuovi e grandi traguardi.”