ULIVIERI, Fiorentina sfavorita dalla Coppa Uefa

11.03.2008 08:16 di  Raffaella Bon   vedi letture

Renzo Ulivieri è così, prendere o lasciare. Schietto, sincero ma mai banale o prevedibile. Dopo una carriera ad alto livello, è tornato nel grande calcio, alla Reggina, dove qualcosa, però, non ha funzionato. Ulivieri, come di consueto, non ne fa certo un dramma, anche se dati alla mano, forse un po’ di tempo ancora l’avrebbe meritato: "Me lo aspettavo, anche se non mi spiego ancora il perché. Inutile negare che le difficoltà c’erano ma stavano arrivando i risultati". Con lui non abbiamo trattato solo il tema Reggina, da presidente dell’associazione allenatori, abbiamo chiesto al tecnico toscano anche un parere sui temi più scottanti di questo periodo, come ad esempio il problema degli arbitraggi, oltre ad uno spassionato giudizio riguardo all’assegnazione della panchina d’oro.

Che campionato vede?
"A mio avviso è ancora tutto aperto: dalla lotta per lo scudetto alla lotta per non retrocedere. La Roma ha guadagnato punti sull’Inter e sei punti a dire il vero non sono molti. Anche per la Champions i giochi sono ancora da fare, tra la Juventus, il Milan e la Fiorentina. Magari il Milan e la Juventus hanno il vantaggio di non giocare in Europa. Ma è un vantaggio relativo. La Fiorentina è una grande squadra, ben organizzata, con ottimi giocatori, equilibrata e tecnica".

È stato giusto assegnare a Prandelli la panchina d’oro?
"Io non c’ero, hanno scelto gli allenatori quindi direi di si. La mia opinione è che lo scorso anno a fare l’impresa sono stati Prandelli e Mazzarri. Se fossi riuscito a votare io avrei avuto solo questa scelta. Ma a mio avviso oltre Prandelli, Spalletti e Mancini un altro tecnico molto bravo, che sta facendo un ottimo lavoro è Mazzarri, sia alla Reggina lo scorso anno, che in questa stagione alla Sampdoria".

Ci sono stati pareri contrastanti… Per qualcuno doveva vincere Mancini, solo che dato il suo carattere...
"Non scherziamo. Ancelotti non è antipatico ma neppure lui ha vinto, eppure ha conquistato la Champions League. Inutile negare che Mancini stia facendo delle cose veramente importanti, sta vivendo un periodo d’oro. E’ uno dei numeri uno. Sta facendo il massimo con una grande squadra. Poi, però, ripeto con un voto assolutamente libero, la scelta è andata a un tecnico che ha lavorato alla grande. Uno che sicuramente ha dovuto operare in una situazione estremamente difficile. Con la penalizzazione, che non dimentichiamolo, ha un peso straordinario".