TANTURLI A FV, Situazione paradossale che si poteva evitare
Walter Tanturli ha già parlato tanto ieri, per cui firenzeviola.it gli è particolarmente riconoscente per le dichiarazioni concesse. Tanturli ha lo spirito di un ragazzino ma ha 57 anni di cui tantissimi passati allo stadio. Lì per lì la voglia di parlare non è tanta ma poi diventa un fiume in piena: "Tutto quanto è successo ieri si poteva evitare. Lasciamo stare Roma, che è un'isola a se'. Ma quanto successo a Bergamo e su altri campi non sarebbe avvenuto se si fossero date subito le informazioni corrette". Anche lei vede quindi una responsabilità di quanto accaduto nel cattivo uso dei media? "No, mi riferisco alle forze dell'ordine che dovevano presentare immediatamente i fatti per come sono realmente andati; allora, forse, si sarebbero potuti avere dei disordini da parte dei tifosi laziali, ma niente di simile a quanto si è poi verificato". Ed ora che succede? "Ora la tifoseria non può fare niente. Deve solo aspettare.
Vedremo cosa faranno le autorità. Certo, non si può far finta di niente, ma speriamo che non vengano prese misure repressive, che servirebbero a ben poco. Vietare le trasferte? In questo modo si dà più spazio ai cani sciolti, che non essendo controllati come chi arriva in pullmann, sono più liberi di creare disordini. E allora che si fa? Si consentono solo le trasferte organizzate? E come si fa in questo caso a portare 20.000 tifosi a Verona come successe in occasione della partita contro il Chievo? E' materialmente impossibile. Bisogna agire alla radice, creare una cultura dello sport, ma non è facile." Anche lei ha voglia di mollare? "Io per fortuna vivo una situazione meno complessa, come è quella della Ferrovia. Ma mi metto nei panni di Sartoni, che ci mette la faccia nel gestire una situazione difficile come quella della Fiesole. E capisco Brazzini che dice di voler chiudere"