PRUZZO a FV, Fiorentina scordati il secondo posto
Roma - Fiorentina all’orizzonte, sfida di grandi valori tecnici, di calcio spettacolo e di tifoserie rivali ma che rappresenta qualcosa di speciale per molti giocatori del passato. Qualcosa di più per Roberto Pruzzo che quelle due maglie le ha indossate entrambe. Dieci anni in giallorosso, una stagione sola all’ombra del giglio (l’ultima della carriera), nel mezzo scudetti, titoli di capocannoniere e tanti gol decisivi. A Firenzeviola.it racconta ciò che Fiorentina e Roma gli hanno lasciato nel cuore…
“Due squadre e due piazze che conosco molto bene, che hanno significato molto per me”.
Certo che il destino ha scherzato spesso con l’intrecciarsi dei suoi amori calcistici
“Decisamente. Ho esordito in serie A segnando alla Roma, ho segnato a Firenze nell’anno dello scudetto con la Roma, ho chiuso la mia carriera in serie A facendo gol sempre ai giallorossi: la rete che regalò alla Fiorentina l’accesso alla Coppa Uefa nello spareggio di Perugia”.
Veniamo al presente, Roma e Fiorentina come arrivano al match di domenica?
“In ottima condizione. Sono due formazioni uscite nel migliore dei modi dalla parentesi europea, galvanizzate nel morale grazie ai risultati ottenuti. Un confronto equilibrato che regalerà molto allo spettacolo”.
Sul piano fisico però potrebbero pagare qualcosa
“La Roma ha fatto lo sforzo maggiore. La partita con il Real Madrid è stata tirata fino all’ultimo e gli è costata tantissimo, tra le due rischia di essere quella con qualche affanno in più”.
Campionato, intrusione nelle rispettive avventure europee?
“E’ chiaro che a questi livelli si deve cercare di concentrarsi partita per partita, ma sotto questo aspetto la Roma ha il compito più difficile perché il discorso qualificazione è ancora tutto da decidere e sembra che il dosaggio delle energie sarà a lungo termine. Aldilà delle coppe, mercoledì c’è il turno infrasettimanale”.
Protagonisti su cui si sentirebbe di scommettere da una parte e dall’altra?
“Gli impegni ravvicinati potrebbero imporre un po’ di turn-over quindi è difficile anche ipotizzare chi sarà in campo. Certo per la Fiorentina Mutu è sempre determinante, e la Roma con la squalifica di Mancini non credo possa permettersi di rinunciare a Totti, altro nome che non si può mai fare a meno di citare in queste situazioni”.
Di Pazzini disse che era il calciatore in cui si rivedeva, poi gli stenti iniziali e quella bocciatura impietosa (leggi l’intervista al nostro sito in cui sfiduciava Pazzini), ora che Giampaolo si è risollevato, non è che ha cambiato di nuovo idea?
“In effetti ha ripreso fiducia e segnato gol importanti. Sul valore del ragazzo sono sempre stato convinto, quello che mi aveva fatto dubitare era l’atteggiamento e le troppe pressioni che sembravano attanagliarlo. Con Vieri poi che si era messo a segnare come ai bei tempi... Adesso però deve dare continuità alle sue buone prestazioni”.
Una Fiorentina che in caso di successo può pensare a rivedere le sua ambizioni di classifica?
“Non credo che il secondo posto sia alla portata dei viola, fanno bene a puntare il piazzamento Champions League. La Roma piuttosto deve fare attenzione alla Juventus, squadra che non gioca le Coppe e si è rivelata più solida del previsto”.