MINOTTI A FV, MEGLIO BENALOUANE DI UNA SCOMMESSA. A CESENA...
Da Lisandro a Mammana, passando per De Maio. Tante candidature e variopinte trattative, ma alla fine il nuovo difensore messo a disposizione di Sousa è stato Yohan Benalouane. Il centrale franco-tunisino, passato in estate dall'Atalanta al Leicester per circa 7 milioni di euro, non è riuscito a confermarsi in Premier (solo 9 presenze) e ha deciso quindi di riabbracciare il campionato italiano in prestito già a gennaio. Per conoscerlo meglio, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva l'uomo che nell'agosto 2010 lo portò nel nostro Paese dal Saint-Étienne (per 1,1 milioni), l'allora direttore tecnico del Cesena Lorenzo Minotti.
Minotti, che ricordo ha di Yohan Benalouane?
"Ho ricordi sicuramente positivi di lui a Cesena. Benalouane mi colpì subito per potenzialità fisiche e personalità, oltre che per la sua grande serietà. Ha impiegato comprensibilmente del tempo per adattarsi a un calcio molto tattico come quello italiano. Era un po' indisciplinato e troppo istintivo in tal senso, ma tra Bergamo e Parma ha avuto un percorso di maturazione importante".
Le sembra un giocatore adatto per una difesa a tre?
"Sì, da questo punto di vista Yohan è sempre stato un calciatore polivalente. Può fare il centrale a tre o a quattro, ma essendo veloce e dotato di una buona tecnica si esprime bene anche come terzino destro. E' un vero jolly".
Benalouane non era la prima scelta della Fiorentina. Come giudica la decisione di puntare su di lui?
"Secondo me, se riuscirà a capire in fretta i meccanismi di gioco di Sousa, le sue caratteristiche si riveleranno utili ai viola. La Fiorentina aveva bisogno proprio di un rinforzo duttile in quel ruolo e Benalouane mi sembra un'ottima scelta. Meglio puntare su un calciatore che già conosce la Serie A piuttosto che tentare una scommessa in un mercato rischioso come quello di gennaio".