MARANI A FV, Nel calcio la fiducia non è illimitata

Quanto accaduto nella serata di ieri a Marassi è stato più volte commentato durante la giornata anche perché certi episodi hanno ben poco a che vedere con il calcio. Senza dimenticarci di questo episodio ed in attesa che la Uefa prenda le dovute decisioni la Serie A riprende il suo corso ed in particolare la squadra gigliata è chiamata a fare risultato in un campo ostico come quello di Marassi contro la compagine allenata da Mimmo Di Carlo. Per analizzare l’episodio accaduto ieri sera a Marassi ma e soprattutto la prossima sfida della squadra gigliata in casa della Sampdoria, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva il Direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani. Di seguito l’intervista:

Come commenta quanto accaduto a Marassi ieri sera?

“Quello di ieri sera è stato un episodio di violenza totalmente diverso da quello che ogni tanto, purtroppo, vediamo nei nostri stadi. Quelli di ieri sera erano gruppi paramilitari, non erano semplici tifosi. Oramai incontri di certe Nazionali tra cui anche quella croata o comunque della ex Jugoslavia, spesso sconfinano negli aspetti ideologici, politici e nazionalistici di questi paesi. In piccolo certe cose accadono anche in Italia, un esempio è quello del gruppo di tifosi che segue gli azzurri oramai molto collocato ideologicamente. In Inghilterra sono stati bravi a risolvere il problema nei loro stadi ma, quando gli stessi tifosi inglesi seguono la loro squadra all’estero, si rendono protagonisti di fatti poco belli”.

Sarebbe stata utile secondo lei leggere quest’oggi una dichiarazione di condanna da parte di personaggi dello sport serbo che militano in Italia, come per esempio l’allenatore viola, Mihajlovic?

“Nessuno è tenuto a farlo obbligatoriamente ma credo che Mihajlovic, se gli verrà fatta una domanda in sala stampa su questo argomento risponderà molto volentieri e dirà la sua su quanto accaduto”.

Ma non c’è il rischio di venire strumentalizzati in tal senso?

“Può accadere ma penso che certe dichiarazioni uno le faccia quando se le sente senza tante costrizioni. Io credo che in conferenza stampa qualcuno chiederà un parere a Sinisa su quanto accaduto a Genova e lui come sempre a fatto non sfuggirà”.

Tornando al calcio giocato, la Fiorentina ripartirà proprio da Marassi contro la Sampdoria Domenica prossima, quanto è importante per i viola fare risultato Domenica prossima?

“Per prima cosa penso che sulla stagione attuale della squadra gigliata si sia abbattuta la mala sorte e non bisogna fare finta che non sia cosi. Quando hai tanti infortuni certamente diventa tutto più difficile. La Fiorentina è partita troppo titubante e Mihajlovic ha molto lavorato sull’aspetto mentale. La squadra non è malvagia ma ha risentito molto del cambio di allenatore. Prandelli era un punto di riferimento. Sinisa inizialmente ha sbagliato la comunicazione caricando di troppe responsabilità un gruppo che forse ha al suo interno caratteri poco forti. Adesso che l’allenatore gigliato ha sistemato un po’ il tiro sulle ambizioni viola, potrà partire la vera stagione viola”

Nonostante la partenza di stagione titubante, Mihajlovic gode ancora della totale fiducia della dirigenza gigliata?

“Bisognerebbe chiederlo a Corvino. Io credo che Sinisa sia ancora molto stimato dalla società. Nel calcio la fiducia non è illimitata per nessuno. Saranno importanti le prossime partite per il futuro di Mihajlovic in viola. Una Fiorentina negli ultimi posti della classifica non è concepibile. Se nelle prossime due partite con Sampdoria e Bari, la Fiorentina dovesse racimolare pochi punti credo che Mihalovic potrebbe cominciare a rischiare realmente qualcosa”.

Quindi se dopo otto giornate la Fiorentina dovesse trovarsi ancora nella posizione attuale sarebbe necessario un intervento deciso della società?

“E’ antipatico parlare cosi di una persona come Miahjlovic che sta facendo di tutto per risollevare le sorti della Fiorentina ma, è anche vero che, dopo queste due partire saremmo già alla nona giornata di campionato ed è anche giusto fare un primo bilancio e trarre le dovute conclusioni”.