IN CIMA ALLA CLASSIFICA MA CON I PIEDI PER TERRA. Firenze sposa l'umiltà e la voglia di crescere dei viola.
E tutto a un tratto Firenze diventò matura. Questo potrebbe essere l'incipit del nuovo capitolo della storia di una città che sta vivendo un sogno ad occhi aperti ma che riesce a restare coi piedi per terra evitando inutili voli pindarici. Terzo posto, due punti dall'Inter capolista, Milan e Roma alle spalle, due big match già giocati ed una Uefa che si prospetta quanto meno agevole nella gara di giovedì che vedrà i ragazzi di Prandelli affrontare il Groningen tra le mura amiche del Franchi.
Niente illusioni però. Firenze si culla i suoi Osvaldo, Kuzmanovic, assiste alla rinascita di Vieri e Kroldrup, ai miracoli di Frey, alle giocate da fenomeno di Mutu, sostiene Pazzini contro tutto e contro tutti ma è ben consapevole che il passo che la divide dall'Olimpo del calcio italiano è ancora lungo. Una realtà giovane ma ambiziosa, dunque, come i Della Valle, Corvino e Prandelli hanno sempre voluto e che Firenze ha sempre sognato. Ed aspettato, con la pazienza di chi ha capito che non solo con i Milioni si può diventare grandi, con la maturità di chi è consapevole che, forse, questo è il progetto giusto per arrivare al tanto sospirato Terzo Scudetto in un futuro non così remoto.
Ora la Uefa, quindi, un turno da passare a tutti i costi e poi la Juventus. Una sfida d'altri tempi, finalmente d'alta classifica. Uno scontro diretto, per fare ancora un altro piccolo passo verso quell'Olimpo tanto sospirato e mai così vicino, da anni a questa parte. Firenze lo sa bene ed il clima che si respira in città è quello dei grandi appuntamenti, delle sfide da non perdere ed anche i bianconeri, come sottolineato da Trezeguet, temono la qualità e le motivazioni dei gigliati. Che domenica, in quel del Franchi, saranno sospinti da una bolgia tutta viola che sogna ad occhi aperti di lasciarsi alle spalle anche gli storici nemici bianconeri.