FIORENTINA, Operazione Marassi
La Fiorentina si trova in mezzo al mini "tour de force" che precede la pausa natalizia, mai così tanto attesa come quest'anno. Dopo aver affrontato l'Ascoli ieri in Coppa Italia, i Viola sono chiamati a scendere in campo, per la seconda volta in questo girone di andata, in uno stadio tradizionalmente ostico quale è il "Ferraris" di Genova; poi l'ultimo appuntamento della fase a gironi della Coppa UEFA, abbordabile ma in cui non sono ammessi passi falsi, infine l'ultimo incontro del 2007 in casa contro il Cagliari. La squadra sta vivendo un momento difficile, come hanno ammesso dirigenti, tecnico e giocatori. Agli infortuni che hanno decimato la difesa si è aggiunta una sterilità in attacco alquanto preoccupante. L'impressione che si trae dalle varie dichiarazioni dei giocatori è che la squadra cercherà di stringere i denti e limitare i danni prima delle agognate ferie e del ritiro di Marbella. Per quanto riguarda la Coppa Italia, pur non essendo il risultato di ieri esaltante, i danni sono stati più che sufficientemente limitati, avendo posto i Viola una seria ipoteca sul passaggio del turno.
Idem per la Coppa UEFA, dove solo una prova scigurata contro il Mlada potrebbe mandare in fumo i progetti dei Viola per questa competizione. Diverso il discorso invece in Campionato: con la Sampdoria non basteranno segnali confortanti; occorreranno punti. Perché Atalanta, Napoli, Palemo e gli stessi blucerchiati stanno facendo sentire il fiato sul collo ai gigliati. E l'Udinese potrebbe prendere il volo. Non sarà facile perché in casa dei blucerchiati la Fiorentina nei tre precedenti campionati ha raccolto solo un punto. Ma i ragazzi di Prandelli, seppur in crisi di risultati, quest'anno ci hanno abituato ad exploit clamorosi soprattutto in trasferta.