F. CORSI A FV, SARRI BATTEZZÒ SAPONARA. LO VOLEVA A NAPOLI

Domenica arriverà il Napoli a Firenze. Il Napoli di Sarri, che non ha mai battuto la Fiorentina al Franchi, né sulla panchina partenopea né prima, quando sedeva su quella dell'Empoli, dove allenava tra gli altri l'attuale fantasista viola Riccardo Saponara. Per approfondire questi, ed altri temi, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Fabrizio Corsi, presidente della società toscana:

Partiamo da Sarri. A Firenze non ha mai vinto ma adesso il suo Napoli è lanciatissimo...
"Ovviamente parte favorita ma credo anche che la Fiorentina possa fare l'impresa perché è una squadra da corsa, ma quando questa le viene meno, com'è successo appunto con la Lazio, allora soffre la differenza tecnica con le squadre più forti. La partita secondo me si giocherà tutta su questo aspetto, se i viola riusciranno o meno a tenere alti i ritmi".

Per lui poi, da toscanissimo e sostenitore viola, non deve essere una partita facile. Lei che l'ha conosciuto che ci dice?
"Che oggi come minimo ha già visto tre partite della Fiorentina. Preparerà la partita come se dovesse affrontare il Manchester City: per lui è la stessa. È un passionale e un passionista, come dico io. Non lascia mai nulla al caso e il suo lavoro non si basa sul motivare la squadra o gestire il gruppo. La partita, tatticamente, la starà preparando già da oggi".

Saponara, altro ragazzo che lei ha vissuto da vicino, si sta rialzando dopo le prime grandi difficoltà a Firenze.
"Quando Maurizio (Sarri, ndr) lo vide al suo primo anno, ed eravamo ancora in B, mi disse di non venderlo che ci avrei fatto i soldi. L'ha battezzato lui e questo gli ha dato sicuramente qualcosa in più. Per capire il valore del giocatore basta dire che il Napoli due anni fa lo stava comprando a 18 milioni. Spero che continui così, dato che l'ho visto in ripresa".

Pronto a rivivere il derby anno prossimo, presidente?
"Spero di poterci pensare da sabato, quando ci sarà la possibilità di guadagnare la promozione. Altrimenti si rischia di rimanere delusi".