ROMULO, In questi mesi ho pianto ma sono tornato
L'ex giocatore viola, Romulo, ha raccontato il suo calvario durato oltre un anno, partito durante il ritiro pre Mondiale a Coverciano. Queste le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport: “Ero in ritiro con l’Italia, mi stavo preparando per il Mondiale in Brasile. Ma sentivo che avevo un problema. Il fastidio che provavo non passava. Ne ho parlato con il ct Prandelli. Sono rimasto a casa. Quando è ripresa la stagione, e nel frattempo ero passato alla Juventus, non è cambiato nulla. Ci sono stati dei giorni in cui mi veniva da piangere. Non miglioravo. E quello doveva essere il picco più alto della mia carriera. A dicembre ho deciso di operarmi.
Non tutti erano d’accordo, ma a chi la pensava diversamente ho chiesto: “Va bene, c’è un altro modo per risolvere la situazione?”. Allora mi sono sottoposto a un intervento chirurgico invasivo, ma necessario. In questi mesi ho parlato con il mio procuratore: mi ha fatto sapere che c’erano tante proposte. Ma mi sono confrontato con la società, ho capito che per me la soluzione più idonea sarebbe stata quella di restare qua e recuperare con calma. Il presidente Setti ha detto che sono uno dei migliori acquisti del Verona? Dovrò onorare le sue parole… Ma voglio fare di più, rispetto a due anni fa. Se non ci riuscissi mi sentirei un perdente. Perché si deve sempre migliorare. Vale per me, vale per il Verona. Lavoriamo per fare un punto e un gol in più della passata stagione, e per prenderne uno in meno, di gol. E con il Toro cerchiamo la prima vittoria. Ora sto bene, mi manca soltanto il ritmo partita”.