GANZ, Domenica decisivi Jovetic e Doni
"Sarà l'Atalanta a fare la partita, a dettare i ritmi e soprattutto a gettarsi fin dai primi minuti nella metà campo viola. Se la Fiorentina saprà reggere la prima mezz'ora di gioco senza subire troppo, allora le chance di portare a casa un risultato per gli uomini di Prandelli aumenteranno sensibilmente'. Maurizio Ganz è uno dei tanti doppi ex della delicatissima sfida che domenica pomeriggio vedrà protagoniste, allo stadio 'Azzurri d'Italia', Atalanta e Fiorentina. 'Il mio passato in nerazzurro mi fa dire che era prevedibile una situazione così difficoltosa per Doni e compagni, in quanto la rosa, non troppo ricca qualitativamente, è stata decimata da una serie di infortuni in zone del campo determinanti - ha aggiunto l'ex bomber anche di Milan ed Inter intervenendo ai microfoni di Radio Rosa -. Credo che la partita di domenica prossima, per la formazione guidata da Mutti, sia una sorta di ultima spiaggia, perché le avversarie dirette per la salvezza corrono e non ci sono troppe possibilità di recupero. La Fiorentina invece l'ho vista spesso in televisione e sinceramente non capisco le tante critiche per una squadra che ha onorato il proprio percorso europeo, visto che conosciamo benissimo i motivi per cui è uscita dalla Champions League. Sta pagando anche lei gli infortuni dei suoi giocatori migliori, vedi Vargas oggi o Cristiano Zanetti in passato, e lo sbaglio grosso commesso da Mutu, in una fase della stagione in cui la formazione di Prandelli stava tornando in alto in classifica".
Sul match di domenica, Ganz fa un pronostico. "Mi aspetto un Doni capace di trascinare la propria squadra, provando a dare l'ultima scossa anche ad un pubblico che non ha mai abbandonato la Dea, mentre dall'altra parte credo ci sia voglia di riscatto da Jovetic, fra i più opachi nel doppio impegno di campionato e coppa Italia contro l'Inter - ha concluso il 42enne di Tolmezzo -. Sono molto curioso di vedere Montolivo che, visto come sta fisicamente e mentalmente, merita assolutamente i Mondiali. La fascia di capitano lo ha fatto crescere in ogni senso, anche se gli rimprovero sempre di provare troppo poco le conclusioni da fuori area, visto che ha una potenza ed una tecnica nel calcio come pochissimi in serie A".