EURO 2008, Notte di follia in Danimarca (video)

03.06.2007 09:55 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta.it
COPENAGHEN (Danimarca), 2 giugno 2007 - E 'successo di tutto al Parken di Copenaghen, esaurito da mesi (43mila spettatori) per il derby scandinavo tra Danimarca e Svezia valido per le qualificazioni a Euro 2008.
FOLLIA - I padroni di casa, dopo aver eroicamente rimontato lo svantaggio di tre gol, si sono visti vanificare l'impresa a causa di un folle raptus del proprio centrocampista Poulsen (quello dello sputo europeo a Totti...) e della conseguente invasione di un minaccioso tifoso danese, che aggrediva pericolosamente l'arbitro. Risultato: partita sospesa all'89' e probabile vittoria svedese (3-0 a tavolino) salvo successive valutazioni, reclami e contrordini.
L'AGGRESSIONE - Sotto accusa finisce il servizio di sicurezza dello stadio Parken. Ma la miccia è scatenata dal danese Christian Poulsen, che in area rifila ai danni del centravanti svedese del Werder Brema Rosemberg un pugno allo stomaco visto dall'assistende dell'arbitro, il tedesco Herbert Fandel, che la settimana scorsa aveva arbitrato la finale di Champions League vinta dal Milan. Dopo l'espulsione un tifoso danese (sotto la trentina, panciuto ed apparentemente ubriaco) ha scavalcato le transenne scagliandosi contro il direttore di gara, salvato da un provvidenziale intervento dei giocatori danesi.
SOSPENSIONE - Fandel senza esitazioni chiamava a consulto i propri assistenti e quasi immediatamente decideva di sospendere la partita, decretando in pratica la probabile sconfitta della Danimarca. Una beffa colossale.

I padroni di casa, inguardabili nella prima mezzora, avevano subìto un umiliante tris nel giro di 25 minuti. Doppietta di Elmander (un gol di tacco) e deviazione decisiva in autogol di Jacobsen su punizione-bomba di Hansson. Poi il c.t. danese Olsen rivoltava la squadra, che si rimetteva in partita grazie ai gol di Agger, dell'ex milanista Tomasson e di Andreasen. Poi il pazzesco finale, con le prodezze del portiere svedese Isaksson e l'aggressione all'arbitro.