VICE FERRARA, Puntiamo a mantenere la condizione
Massimiliano Maddaloni, ex tecnico della Primavera juventina ed attuale vice di Ciro Ferrara, spiega dettagliatamente le difficoltà che si incontrano in un periodo di inattività agonistica, causa gli impegni delle nazionali, con un organico ridotto all’osso. “Figuratevi qui alla Juventus, che ne partono sempre una dozzina - dice l'allenatore in seconda -. Se poi ci aggiungi qualche inevitabile infortunio, ti trovi a lavorare con sette o otto giocatori, non di più”.
Il lavoro in queste condizioni non è incentrato sull’aspetto tecnico-tattico, “ma gli obiettivi che ci poniamo - continua il mister - sono di tipo fisico, per mantenere in condizione i giocatori a posto e migliorare quella di coloro che sono più indietro”. Entrando più nel dettaglio, il tecnico ci svela come sono stati impostati gli allenamenti da mercoledi’ a sabato: "Il primo giorno abbiamo fatto quattro volte i 1200 metri, un esercizio che serve per mantenere la condizione, e una serie di esercizi di possesso palla.
Il secondo giorno una partita di un’ora contro la squadra Primavera. Il terzo giorno un riscaldamento con i torelli e esercitazioni in fase d’attacco, più una breve partita. L’ultimo giorno, riscaldamento, lavoro di forza e poi partitella cinque contro cinque”.
Secondo l'ex allenatore della Primavera, questo momento di sosta può diventare importante soprattutto per i giovani, che hanno l'opportunità di mettersi in mostra: “Quest’anno abbiamo già Ariaudo e Marrone che si allenano con continuità con noi, ma, avendo una rosa ampia, gli altri devono sfruttare proprio queste situazioni. Almeno sette o otto elementi infatti vengono aggregati al gruppo in questi periodi, fino al rientro dei nazionali”, conclude Maddaloni