RIVOLUZIONE VIOLA: 17 ACQUISTI E ADDIO AL VECCHIO GRUPPO
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Dopo tre mesi di sospiri, speranze gioie e dolori, il mercato estivo si è concluso ieri con pochi botti e qualche cavallo di ritorno. Borriello al Genoa e Luca Toni alla Fiorentina sono stati i due trasferimenti più particolari dell'ultima giornata di calciomercato ma, almeno per quanto riguarda la Fiorentina, soltanto l'ultimo di una lunga serie di affari.
L'estate viola è cominciata con l'arrivo quasi in sordina del centrale difensivo egiziano Hegazy proveniente dall'Ismaily dopo una trattativa conclusa ormai fin da gennaio. Poi è stata la volta di un altro colpo in difesa, anche questo tra lo stupore generale, infatti nessuno si aspettava l'arrivo del grintoso argentino proveniente dal Boca Juniors, Facundo Roncaglia. La trattativa più lunga comunque rimane quella che alla fine, dopo il pastrocchio combinato a gennaio, ha portato in viola l'ex Ajax Mounir El Hamdaoui, giocoliere d'area acquistato per affiancare Jovetic in attacco. Il primo cavallo di ritorno di questo pazzo mercato viola è sicuramente Lupatelli, che per la terza volta torna ad indossare la maglia della Fiorentina, dopo essere stato fortemente voluto dal suo amico Vincenzo Montella. Cuadrado è un altro acquisto che scalda le fantasie dei tifosi fiorentini, un esterno polivalente che ha nel dribbling la sua caratteristica più evidente. Dopo settimane lunghissime e snervanti arriva anche il momento del ritorno a casa per Emiliano Viviano, che corona il sogno di una vita arrivando a difendere la porta della squadra della sua città. Insieme al portierone di Fiesole arriva anche Della Rocca, centrocampista multiuso richiesto da Montella per la sua duttilità tattica. Mati "Rabona" Fernandez arriva dallo Sporting Lisbona con la fama di giocatore dalla classe eccezionale. In attesa dell'esordio un colpo ben assestato per il lungo corso della stagione. Poi sono arrivati all'improvviso e quasi di nascosto i due giocatori provenienti dal Villareal, ovvero Borja Valero e Gonzalo Rodriguez. Il primo arrivato per le sue fantastiche verticalizzazioni, il secondo per riportare un po' di esperienza nel reparto arretrato orfano di un po' di sana stagionatura. Insieme a Borja Valero a centrocampo arriva anche Aquilani, acquisto di grande valore che aspetta con ansia una stagione da protagonista per rilanciarsi anche in chiave Nazionale. Per completare un centrocampo tutto tecnica è arrivato dalla Roma il cileno Pizarro, metronomo dei piani di Montella, potrebbe essere il Pirlo della prossima stagione gigliata. Gli ultimi arrivi in ordine di tempo, quelli dunque che completano la rosa ufficiale 2012-2013, sono stati il centrocampista tuttofare Migliaccio dal Palermo, Il difensore del Genoa Tomovic, l'esterno sinistro proveniente dal Catania LLama, il centrale difensivo classe '91 Savic e il vecchio bomber d'annata Luca Toni. 17 acquisti in tutto che rivoluzionano totalmente la Fiorentina. Una rosa rivoltata come un calzino che ovviamente non ha visto soltanto molti nuovi arrivi, ma anche tanti giocatori che hanno lasciato la squadra per accasarsi altrove.
Ovviamente il primo a partire è stato l'ex capitano Riccardo Montolivo, che dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto si è accasato al Milan. Insieme a lui sono stati svincolati anche Marchionni e Natali, con quest'ultimo che si è accasato al Bologna per apportare centimetri ed esperienza alla squadra di Pioli. Dopo è stata la volta di Houssine Kharja, che ha lasciato la maglia viola per quella dell'El Arabi, tra mugugni e polemiche, ma senza che nessun tifoso ne senta veramente la mancanza. Le prime cessioni eccellenti sono state quelle di Behrami e Gamberini al Napoli. Qui i tifosi viola hanno avuto paura di perdere due giocatori importanti, anche visto che il mercato in entrata non era ancora decollato, ma alla fine nessuno si è strappato i capelli in seguito ai nuovi arrivi nei due reparti interessati da queste partenze. La scrematura della vecchia rosa è continuata con il prestito alla Sampdoria di De Silvestri, quello di Felipe al Siena e quelli di Lazzari all'Udinese e Vargas al Genoa. Una colonia di prestiti che probabilmente però non vestiranno mai più la casacca della Fiorentina. Cerci si è accasato dal proprio mentore Ventura a Torino sponda granata, mentre la cessione più remunerativa ma anche la più dolorosa è stata quella del giovane centrale serbo Matja Nastasic. Il Manchester City si è presentato con tanti milioni ed un'ottima contropartita, e la Fiorentina per permettersi il lusso di non cedere Jovetic e per provare l'attacco finale ad un Berbatov che poi non è arrivato per le note vicende, a malincuore lo ha lasciato partire.
Un capitoletto a parte merita appunto la permanenza in riva all'Arno di Stevan Jovetic, che tra tutti questi colpi di mercato è stato il più caro (rifiutati i 30 milioni del famoso gentlement agreement) ma anche il più importante in vista del prossimo campionato. Andrea Della Valle ha deciso che ogni assalto andava respinto al mittente e così è stato. Adesso per i viola si apre una nuova avventura, cominciata con una grande vittoria all'ultimo minuto contro l'Udinese. Ancora è presto per fare bilanci, ma un mercato così importante è sicuramente il preludio di una stagione quantomeno più divertente degli ultimi anni.