"NEVER ENDING STORY"

07.03.2012 00:48 di  Stefano Borgi   vedi letture
foto di Stefano Borgi
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© foto di Firenze Viola

Parma e Fiorentina, la storia infinita. O se credete... separate alla nascita. Dai tempi delle sette sorelle (metà anni '90), alle due finali di coppa Italia ('99 e 2001, una vittoria per parte), agli incroci di mercato: Mutu, Gilardino, Adriano, Bojinov... e poi Crespo, Batistuta, Amauri... un giro di attaccanti che farebbe gola a qualsiasi società, a qualsiasi allenatore. Senza contare gli allenatori: Malesani, Ranieri, Prandelli... Romanzandola un pò, una vera e propria "Never Ending Story". Ma andiamo con ordine: Parma e Fiorentina vivono questa strana simbiosi di mercato che le ha viste condividere (piuttosto che contendersi) alcuni dei più grossi goleador della storia recente del campionato italiano. Molti di loro hanno avuto come unico comun denominatore Cesare Prandelli. L'attuale CT della nazionale ha allenato i ducali dal 2002 al 2004 raccogliendo gioco e risultati, per poi arrivare a Firenze nel 2005 e raccogliere... gioco e risultati. Sopratutto seppe lanciare nel grande calcio gente come il "gila" (al Parma dal 2002 al 2005 con 50 gol in 96 partite), ed il "fenomeno" (un anno solo in biancoscudato ancorchè devastante, 18 reti in 31 partite), fino ai due ragazzi terribili Adriano e Bojinov, una sola stagione per loro in riva all'Arno, sfortunata per entrambi (per il brasiliano pochi mesi nell'anno del fallimento, impreziositi comunque da 6 gol in 15 presenze) accompagnati da polemiche ed incomprensioni. Ah, dimenticavamo Enrico Chiesa, protagonista delle due coppe Italia sopracitate (le vinse entrambe), tre stagioni nel Parma con 92 presenze e 33 reti, e tre in maglia viola (59 gettoni e 34 gol). Il suo fu un passaggio sofferto, controverso, con un esborso totale (dal Parma alla Fiorentina) di 30 miliardi di lire. Nel 1999 erano tanti soldi, ma Enrico li valeva tutti.

Incroci possibili ed impossibili, come quello che riguarda Gabriel Batistuta ed Hernan Crespo. Era l'estate del 1997, Claudio Ranieri lascia la Fiorentina, in viola arriva Malesani (a proposito di incroci...) e dall'Argentina il "Re Leone" fa sapere che non vuol tornare a Firenze. L'offerta è sontuosa: Batistuta al Parma per 50 miliardi di lire più Crespo. Cecchi Gori tentenna, quasi cede per poi mettere sul piatto il famoso "ritocchino" che ammansirà il ruggito del bomber di Reconquista. La storia tra Crespo e la Fiorentina si riaccende nel giugno 2009, è lui il mister X che Corvino vuol portare a Firenze, ma "Valdanito" sceglie il contratto principesco di Preziosi e vestirà la maglia del Genoa. Storia a doppio filo anche quella di Amauri: nell'estate del 2006 Luca Toni è già dell'Inter con Amauri che da Palermo prende la strada di Firenze. Interviene Diego Della Valle in persona che blocca il bomber mondiale (un sacrificio sull'altare della penalizzazione) promettendogli una sorta di "liberatoria" per la stagione successiva. Detto, fatto! La Fiorentina si salva con facilità (anzi...si classifica quinta assoluta) e "LucaToniefurmini" si accasa (e che casa!) al Bayern di Monaco. E Amauri che fine ha fatto? Per lui ci saranno altri due anni alla corte di Zamparini prima di trasferirsi alla Juventus nel 2008. Ma come tutte le storie infinite che si rispettino, sembrano esaurirsi, si inseguono, prendono altre strade... per poi ricongiungersi. Quando meno te l'aspetti. E così il buon Amauri, disilluso dall'esperienza bianconera e rigenerato da quella parmense (sei mesi con i ducali, i primi del 2011, a dir poco prolifici con 7 gol in 11 partite), trova il modo di venire a Firenze... rimasta indecorosamente senza attaccanti. Oggi potrebbe compiersi la nemesi dell'italo-brasiliano: la stagione scorsa si sbloccò proprio contro la Fiorentina, il 6 febbraio 2011 in un Parma-Fiorentina 1-1, con uno splendido gol in rovesciata. Adesso può fare altrettanto, al contrario: tutti aspettano il suo primo gol in maglia viola, a rompere un digiuno lungo 11 mesi (l'ultima rete fu lo scorso 23 aprile in un Udinese-Parma 0-2) e guarda caso... potrebbe accadere proprio contro il Parma. E la storia (infinita) continua...