LACRIME, SANGUE... E ARENA
Esegesi di un titolo. Cominciamo dal fondo, ovvero dalle lacrime di gioia che vorrebbero versare i tifosi viola al 90' di Fiorentina-Juventus. Ma ci pensate? La "vecchia signora" imbattuta in campionato, imbattuta a Firenze da quasi 14 anni, protetta (ma quale vessata?) dagli arbitri e dal palazzo, scende al Franchi ostentando sicumera per poi andarsene con la coda tra le gambe. Altro che lacrime... pianti liberatori per una tifoseria sospesa tra depressione e crisi di nervi, rassegnazione e voglia di vendetta, contro la nemica di sempre, contro gli strisciati, contro i "gobbi". Lacrime anche per Amauri che aspetta il primo gol in maglia viola per festeggiare con un giro di campo in mutande (l'ha detto lui!), per rompere un digiuno che dura da 11 mesi (l'ultimo gol è datato 23 aprile 2011, Udinese-Parma 0-2, e fu addirittura doppietta), per vendicarsi anche lui dello "stile juve" (?) che lo ha acquistato a peso d'oro, lo ha svalutato, lo ha messo fuori squadra. Fino al suo arrivo a Firenze. Quale miglior occasione per vendicarsi, proprio sotto il bandierone della Maratona? Lacrime, infine, per Andrea della Valle che (parere nostro) soffre in silenzio, vorrebbe ma non può, frenato dall'apatia del fratello Diego e da logiche aziendali che non pemettono investimenti al buio. Tutto è rimandato al nodo Mercafir, chissà quando però... Nel frattempo Amdrea soggiorna con la squadra (ieri ben cinque ore consecutive trascorse col gruppo nel mini centro sportivo), cena con la squadra, dorme con la squadra, insomma... se la vive in tutto e per tutto. E se stasera tutto va come deve andare, vuoi che non ci scappi una lacrimuccia?
Proseguiamo col sangue, quello più volte invocato da Delio Rossi (non più tardi di ieri in conferenza stampa Delio dixit: "chi ha un pò di sangue nelle vene (riferito ai giocatori ndr.) non può non percepire che aria tira intorno a questa partita") fino a farne una delle sue massime... "lacrime e sangue". Certo per i giocatori della Fiorentina è un'occasione unica, irripetibile, un assist a porta vuota, un rigore in movimento, da non sbagliare. E' altrettanto vero che si sbagliano anche i gol già fatti, i rigori poi...si sbagliano anche da fermo, pensa in movimento. Non resta che aspettare. C'è anche l'altra faccia della medaglia: il sangue (parliamo per metafora, è ovvio) lo potrebbero volere i tifosi a fine partita nel caso di scarso impegno, scarso attaccamento alla maglia. Sempre di sangue si tratta, ed allora le lacrime (di dolore) ed il sangue sarebbero tutti problemi di Cerci e compagni.
Concludiamo con l'arena. Inutile ricordare come "Sangue e arena" sia il titolo di un celebre film degli anni '40, che narra di una storia d'amore e di un torero che muore...appunto nell'arena. Stasera per Fiorentina-Juventus sono previsti 35.000 spettatori (record assoluto per questa stagione) ed il Franchi si preannuncia una bolgia, un catino, un fortino, qualcosa di simile ad un arena. La Juventus presumibilmente giocherà in bianconero, ma ci auguriamo che la Fiorentina veda rosso e si avventi sul nemico con tale furore agonistico da trascinare il pubblico come fanno i tori nell'arena. Prendiamo in prestito le parole di Rossi: "Spero che i tifosi ci diano una mano, che ci soffino dietro e ci spingano, ma dovremo essere noi a trascinarli, a portarli dalla nostra parte". Delio ha ragione, la Fiorentina non è sua, non è dei giocatori, non è del presidente, è dei tifosi, è di coloro che vogliono bene a questa maglia. Populista, demagogico, anche un pò ruffiano...ma perfetto. Per stasera si parla di una coreografia, di tanti parrucchini in (dis)onore di Conte, di sciarpe, bandiere...tutto come ai bei tempi. Quel che è certo è che Firenze ha capito il momento, ha sotterrato l'ascia di guerra, è (forse per l'ultima volta) tutta dalla parte dei giocatori. Senza se e senza ma. Adesso, tocca a loro.