FIORENTINA-ROMA, QUALCOSA E' CAMBIATO...

03.05.2013 00:55 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA-ROMA, QUALCOSA E' CAMBIATO...

Gira una strana paura intorno a Fiorentina-Roma, un timore che lentamente (e pericolosamente) prende forma: la Roma come l'unica squadra che nella stagione 2012-2013 ha battuto due volte la Fiorentina. La seconda, addirittura al Franchi, con conseguente eliminazione dalla coppa Italia. E' stato lo stesso Montella a sollevare il polverone, forse per mettere le mani avanti, forse per tenere alta la concentrazione. Diciamo forse, perchè a noi (l'aeroplanino ci perdonerà...) il motivo di tale preoccupazione sfugge. Del resto la classifica parla chiaro: Fiorentina quarta con 61 punti, Roma quinta con 55. Stesso numero di gol segnati (65... se leggete Roma 68 ci sono anche i tre gol virtuali di Cagliari) solo 42 subìti, ben 12 in meno della compagine romanista. Però resta quel tarlo, anzi due: il 4-2 dell'8 dicembre 2012, e l'1-0 del 16 gennaio 2013. Due piccoli peccati in una stagione senza macchia e senza paura, che producono (chissà perchè) una sorta di incertezza.

CHI HA PAURA DELLA ROMA? Noi ci permettiamo di dissentire, anzi facciamo esercizio di estrema serenità. Prendiamo a prestito il titolo del film di James L. Brooks, nel quale Jack Nicholson (futuro premio Oscar) dimostra di poter cambiare, diventare un uomo migliore. Proprio come la Fiorentina che da quell'8 dicembre è cambiata, a nostro parere migliorata. Anche la Roma è cambiata, negli uomini e nella guida tecnica, non necessariamente in meglio. La classifica, poi, al tempo recitava 29 punti per entrambe le squadre, oggi (giova ripeterlo) la Fiorentina è avanti di 6 punti, a sole 4 giornate dalla fine. Andiamo nel particolare: quella partita vedeva la Fiorentina ancora schierata col 3-5-2, orfana di Pizarro. Al suo posto Olivera, e già questo basterebbe. Fiorentina senza Jovetic, sostituito nel ruolo da Cuadrado, messo da Montella incautamente tra le linee. Al posto del colombiano... Cassani, in una delle sue rarissime apparizioni stagionali. Fiorentina anche senza Ljajic, misteriosamente assente per scelta tecnica. Aggiungete un Viviano in stato confusionale (per lui, quella sera, due gol su quattro sulla coscienza) e la marcatura su Totti, inesistente, dimenticata in nome di un integralismo tattico che risulta oramai un pallido ricordo. La pellicola direbbe... "Qualcosa è cambiato". Noi, invece, diciamo che è cambiato tantissimo: innanzitutto un nuovo modulo, il 4-3-3. Quindi Pizarro sabato regolarmente in campo con Cuadrado restituito alla fascia. Proseguiamo con Viviano (parzialmente) recuperato, Jovetic e Ljajic a formare la coppia d'attacco. E scusate se è poco. La Roma? In panchina c'era ancora Zeman, ed anche questo indica che da quel Roma-Fiorentina sono passati anni luce. Sopratutto vogliamo mettere in evidenza il diverso momento delle due squadre: all'andata i viola venivano da due pareggi contro Torino e Sampdoria (entrambi per 2-2), che mostravano un evidente flessione dopo una serie di 5 vittorie consecutive. La Roma, al contrario, arrivava da quattro vittorie nelle ultime cinque partite e godeva di uno splendido momento a livello fisico. Inutile dire come per le squadre di Zeman la condizione fisica sia una sorta di spartiacque. La sfortuna di quella Fiorentina fu di incontrare la Roma nel periodo atleticamente migliore, praticamente impossibile da affrontare e da battere. Attualmente la Roma di Andreazzoli (che propone il 4-2-3-1) naviga tra alti e bassi: 2 vittorie e due pareggi (uno col Pescara in casa!) nelle ultime quattro, a fronte di tre vittorie ed un pareggio della Fiorentina. Sopratutto i viola godono di elementi al massimo della forma come Ljajic e Cuadrado, ed un Aquilani in costante crescita... addirittura goleador. Ci ripetiamo: da quell'8 dicembre sono cambiate tante cose, e tutte a favore della Fiorentina.

LA TIM CUP, CHI ERA COSTEI? Ci sarebbe poi la sconfitta in coppa Italia, il secondo tarlo. Beh, sulla panchina giallorossa c'era ancora Zeman che (udite, udite) rinnegò lo storico 4-3-3 per un 3-5-2 speculare ai viola. Una squadra del boemo che si difende e riparte in contropiede... non si era mai visto. Correva il 16 gennaio, e la Fiorentina stava passando il peggior periodo della sua stagione (ricordate? a gennaio ci furono 4 sconfitte in 5 partite). Anche quella sera mancava Pizarro, al suo posto Migliaccio autore di una prestazione imbarazzante. E poi il fattore "C" totalmente contrario ai viola: la traversa di Borja Valero, il palo di Cuadrado, il gol di Destro nei tempi supplementari. Oggi invece (va detto) la Dea bendata guarda spesso di buon occhio l'undici di Montella. Insomma, anche in questo caso... "Qualcosa è cambiato". E allora, perchè aver paura della Roma?