CENTROCAMPO, SERVONO ALTRI DUE RINFORZI

30.07.2012 10:30 di  Simone Bernabei   vedi letture
CENTROCAMPO, SERVONO ALTRI DUE RINFORZI
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Oramai da diversi giorni, gli occhi degli uomini mercato della Fiorentina sono concentrati sul centrocampo, il reparto numericamente peggio assortito della rosa gigliata. Il primo passo è stato fatto con gli arrivi di Fernandez e Della Rocca, ma ancora mancano almeno due giocatori. Per questo, Eduardo Macia e Daniele Pradè stanno lavorando alacremente per cercare di consegnare a Montella le due nuove pedine il prima possibile. L'idea "nuova" è saltata sulle prime pagine nella giornata di ieri, ed in serata ha trovato conferme provenienti da oltre manica. Alberto Aquilani è nuovamente nel mirino della Fiorentina, dopo che la società viola aveva accarezzato lo scorso anno l'idea di poterlo portare in riva all'Arno. Adesso che il Liverpool non lo considera più facente parte del progetto, la pista che porta a Firenze si è riaperta. Il nome forte, assieme al romano, è quello di Ralf: la situazione è in divenire, ma le sensazioni per questo colpo dal mercato brasiliano sono positive anche se non a breve termine.

Accanto a loro, altri 3 nomi: Gargano è oggettivamente un nome possibile, visto che l'uruguayano potrebbe cercare una squadra disposta a concedergli più spazio rispetto al Napoli, in cui guarda caso è arrivato proprio l'ex viola Behrami. L'ingaggio è abbastanza alto ma forse le divergenze sono appianabili. Il problema è la richiesta del Napoli: Mazzarri stima il ragazzo, quindi difficilmente De Laurentiis si accontenterà di offerte al ribasso o di prestiti. Infine Poli e Kucka: per quanto riguarda lo slovacco, la Fiorentina sembra sempre alla finestra, e se non dovessero andare in porto le altre trattative nei prossimi giorni l'operazione col Genoa potrebbe subire accelerate improvvise. L'affare Poli invece è più complicato, perché di mezzo oltre alla Sampdoria c'è anche la Juventus: il ragazzo piace e la pista è percorribile, ma Pradè dovrà lavorare alla formula più giusta, e quindi servirà ancora tempo.