VIOLA, Per Jovic non si parla più di prestito secco

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Come riportato dal Corriere dello Sport per i viola c’era l’esigenza di abbassare l’ingaggio in essere da sei milioni l’anno, nemmeno avvicinabile dal club viola, e quello è stato terreno di caccia del procuratore macedone; poi tolto un milione (abbondante), andava convinto il Real Madrid a condividere la spesa in parti uguali con la Fiorentina e la cosa ha richiesto un po’ più di tempo, ma la mediazione ha prodotto l’esito sperato. Infine, occorreva e occorre concordare l’aspetto più strettamente burocratico e cioè la formula del trasferimento: qui, ragionevolmente, i “Blancos” provano a passare all’incasso. Morale: le parti non stanno più parlando di un prestito “secco”, ma almeno di un prestito che contenga l’opzione adeguata (diritto o, più difficile, obbligo di riscatto) per discutere una possibile cessione definitiva tra un anno esatto.

La fine di questa settimana servirà a fissare la data all’inizio della prossima per visite mediche e firma di Jovic. Il piano è questo, la corsa è iniziata.