VIOLA PARK, Paura stop definitivo: sport con ACF
L'edizione odierna de Il Corriere Fiorentino fa il punto della situazione relativamente all'ennesimo polverone che si è alzato attorno al Viola Park, dopo il ricorso dell'associazione Italia Nostra che rischia di bloccare i lavori del futuro centro sportivo della Fiorentina. Come spiega il quotidiano, il cantiere a Bagno a Ripoli è appena iniziato, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, compresa quella della soprintendenza, ma ora si è mossa Italia Nostra. L’associazione ambientalista non ha presentato ricorsi al Tar, il tribunale amministrativo, e adesso che sono scaduti i termini si è rivolta direttamente al Presidente della Repubblica, con un ricorso.
Secondo l’associazione non è ammissibile «la trasformazione di terreno agricolo con vincolo paesaggistico e ambientale in terreno a destinazione sportiva» e chiede di sospendere la validità della variante urbanistica che ha permesso l’operazione della Fiorentina sul terreno acquistato dalla società. E di fronte al rischio di ritardi o di stop definitivi, Malagò, Gravina e Dal Pino, dopo essersi rivolti a Conte a dicembre sulla questione stadi, burocrazia e soprintendenze, ieri hanno scritto a Draghi.