COR. FIO, Per Praga resta da superare l'ostacolo svizzero
Come scrive il Corriere Fiorentino il cammino del Basilea ricorda quello di Biraghi e compagni. Con qualche differenza. Primo: la formazione di Vogel si presentava ai nastri di partenza della stagione con ambizioni decisamente diverse. L’attuale quinto posto infatti non può soddisfare un club pluridecorato. Quella in corso insomma, è la peggiore stagione da diverso tempo a questa parte ma ciò non significa che per la Fiorentina sarà una passeggiata. Anzi. Basta chiedere al Nizza, tanto per non andare troppo indietro, per avere conferma. Merito della forza caratteriale, che ha permesso agli svizzeri di vincere ai supplementari dopo aver pareggiato a tempo scaduto. Stessa cosa era successa anche agli ottavi col Bratislava (al ritorno era sotto 2-0 prima di agguantare il 2-2 al 90’) e nel playoff col Trabzonspor.
Sconfitti 1-0 in Turchia, in casa si son presi la qualificazione vincendo 2-0. Squadra giovane (età media 23,41 anni), e al centro di un profondo rinnovamento, nell’ultimo turno di campionato (sconfitta 0-2 in casa con lo Zurigo) ha dato vita a una maxi rissa che ha portato alla squalifica per 8 giornate del capitano e regista Taultan Xhaka. Domani però il fratello di Granit (Arsenal) ci sarà, così come Andi Zeqiri e Zeki Amdouni (16 gol a testa in stagione) le due stelline (23 e 22 anni) che compongono il tandem d’attacco del 3-5-2 scelto dal mister tedesco come modulo di riferimento. Corsa, grinta, entusiasmo e, là davanti, rapidità e talento. Questo è il Basilea. Una squadra che arriverà a Firenze con la forza di chi sa che, tra una settimana, potrà contare sulla spinta del St. Jakob-Park (38.500 posti) e, magari, del suo tifoso più famoso. Quel Roger Federer che, appesa la racchetta al chiodo, spesso si è dedicato alla sua squadra del cuore.