VISTA DALLA CURVA, Il derby degli scioperi
Come ci eravamo lasciati male. La sconfitta contro il Lecce di due settimane fa è stata dura da digerire. Da allora sono successe diverse cose, e l'umore fino a pochi giorni prima era davvero basso. Per non dire che mi giravano come le pale di un elicottero. Negli ultimi giorni, però, qualcosa sembra si sia mosso. Prima l'arrivo di Amauri, anche se con colpevole ritardo. Poi gli ultimi colpi, El Hamdaoui e due ragazzi che non conosco ma mi dicono molto promettenti, mi hanno restituito un minimo di fiducia per il futuro. E poi io sono un inguaribile ottimista. Oggi è il giorno del derby con i senesi, che non mi stanno molto simpatici, non fosse altro che per i colori sociali. Rimane una rivalità sentita più da loro che da noi, e infatti sono accorsi in buon numero, nonostante l'orario infame. Ecco, l'orario. Avete messo partite in ogni giorno della settimana, almeno la domenica ci fate mangiare in pace? Lunchtime game, lo dice anche il nome, a quell'ora si mangia, non si gioca. Odio il calcio moderno. E' la domenica dell'annunciata protesta di una parte dei ragazzi della Curva: un po' contro la tessera del tifoso, un po' per il prezzo dei biglietti e molto per l'andazzo generale di squadra e dirigenza. Concordo quasi su tutto, ma io l'abbonamento l'ho fatto, e quindi anche se una parte di me non vorrebbe, decido di entrare. Anche perchè, secondo me, il muro contro muro non giova a nessuno. E a questi signori, intesi come squadra e dirigenza, non voglio dare alibi. Poi oggi si schiera finalmente un centravanti, e vorrei vedere se con quello si riesce finalmente a giocare a calcio.
L'esordio di Amauri è incoraggiante: salta subito agli occhi la voglia di giocare di questo brindellone fermo da mesi, e l'impegno che ci mette è merce troppo rara di questi tempi per non sottolineare con gli applausi quasi tutto quello che fa nei primi minuti. Bene così, sarà un acquisto utile. Le polemiche su Jovetic dopo l'assenza a Cagliari e la presenza in discoteca vengono subito zittite dal nostro fuoriclasse, che dopo tre minuti ci porta avanti. Decimo gol stagionale, con ancora 18 partite da giocare: mica bruscolini. Probabilmente molti lo accompagnerebbero personalmente a ballare se il rendimento fosse sempre questo. Altri invece, senza fare nomi, dovrebbero prendere esempio. L'assenza dei manifestanti si fa sentire a livello canoro, e dopo un discreto inizio i cori si fanno meno frequenti. Anche nella ripresa la musica, intesa come cori, non cambia: manca una guida, e alcuni gruppi finiscono per lanciare cori isolati. Insomma dal punto di vita del tifo oggi poca roba, ma viste le premesse era inevitabile. Arriva il raddoppio, anche se non si riesce a capire chi abbia segnato. Amauri? No, Cesarone Natali. Un gol meritato, viste le volte in cui c'era andato vicino. E poi ce l'ho al fantacalcio (così come Jovetic). La partita scivola via tranquilla, fino a quando Nastasic decide di ridare un po' di pepe alla contesa colpendo con la mano un pallone vagante in area viola. Il rigore è inevitabile e ci costringe a 5 minuti di minima sofferenza. Al fischio finale sono applausi per tutti, per tre punti accompagnati finalmente anche da un gioco a tratti piacevole. Al mio arrivo a casa scopro del "controsciopero" della dirigenza viola, e allora il sollievo per la discreta vittoria di oggi passa in secondo piano. E finisco quasi per rimpiangere di non essere rimasto fuori.