VIOLA CITTÀ APERTA?

30.06.2012 00:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
Stefano Borgi
Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Era il lontano 25 gennaio 2010. In quel giorno, poco dopo le ore 18.00, la Fiorentina annunciò, dopo oltre venti anni di sterili discussioni, di aver sottoscritto con il Comune di Firenze la nuova convenzione circa l'utilizzo dello stadio ''Franchi'' ma, soprattutto, dello spazio di allenamento comunemente denominato ''Campini''. La data in questione segnò di fatto l'inizio dei lavori per ristrutturare e offire ''varianti migliorative'' all'attuale centro sportivo viola, reso pienamente agibile soltanto oggi dopo due anni e mezzo di cantieri a cielo aperto (LEGGI QUI).

Nella bozza del progetto, la Fiorentina (che, è bene ricordarlo, si è fatta carico di tutte le spese per ristrutturare la sua seconda ''casa'' sborsando una cifra complessiva di quasi 4 milioni di euro, dato aggiornato allo scorso anno) aveva in mente di dotare il proprio centro sportivo di nuove e funzionali strutture che migliorassero le tecniche e le sedute di allenamento della propria squadra. In tal senso, le prime migliorie che furono effettuate si occuparono della ristrutturazione completa delle due palazzine presenti, della chiusura dei due porticati, della creazione di un’ampia porzione vetrata con visuale sui campi di allenamento, della creazione di un tunnel di collegamento tra palestra e palazzina e di un adeguamento della piscina: una vera e propria rivoluzione.

Tuttavia, dopo quasi un anno esatto dall'inizio dei primi lavori, la società viola comunicò che si sarebbero resi necessari ulteriori sei mesi di manutenzione (l'intoppo in questione fu relativo al terreno giudicato inquinato a causa dei rifiuti emersi durante gli scavi), indicando giugno 2011 come data conclusiva dei lavori. Qualcosa però andò storto anche in quella circostanza: infatti a luglio di quell'anno, la data dell'inaugurazione fu definitivamente spostata a metà settembre, quando - questa volta per davvero - fu aperto alla stampa il nuovo centro sportivo della Fiorentina all'interno del quale però hanno continuato a muoversi freneticamente ruspe e camion fino ad oggi. Due anni esatti dopo l'ufficialità della convenzione col Comune, con un anno e mezzo buono di ritardo rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.

Frattanto però, in questi 27 mesi, la Fiorentina ha sempre impedito a tutti i tifosi viola di assistere agli allenamenti della squadra gigliata, adducendo come motivo l'inagibilità per spettatori esterni (giornalisti compresi). A questo punto allora, dopo quasi 900 giorni di attesa, la domanda sorge spontanea: ora che tutti i lavori sono definitivamente terminati, sarà possibile per i fiorentini tornare a vedere le sedute dei giocatori viola come sempre è avvenuto o l'inagibilità sarà perenne? Di certo per una società che è intenzionata a ricreare intorno a sé un alveo di entusiasmo e di calore, riaprire gli allenamenti ai tifosi potrebbe essere il passo davvero più importante.