UOMO OVUNQUE
Tra le tante e belle risposte che sono arrivate dalla super vittoria viola di Verona, la più importante che ha bussato forte e chiaro alla porta di Pioli è stata sicuramente quella relativa a Marco Benassi. L’ex Toro infatti, apparso tra i più in affanno nei primi due turni di campionato in virtù di una posizione in campo - a detta di tanti - non congeniale alle sue caratteristiche, ha lanciato un segnale decisamente incoraggiante contro l’Hellas, svariando su tutto il fronte della tre-quarti (ha iniziato al centro per poi spostarsi sulla fascia) e andando a dare una mano a difesa e centrocampo in fase di copertura e di impostazione.
Un uomo ovunque che nella fiera dei gol che ha mandato in estasi i 1.500 fiorentini presenti al Bentegodi ha preso parte a ben tre delle cinque reti messe a segno dai viola (l’1-0 di Simeone con il tiro in porta che ha portato alla corta respinta di Nicolas, il suggerimento in profondità per Chiesa che ha poi portato al rigore e la spizzata di testa sul sigillo del 3-0 firmato da Astori). Non è un caso infatti che nel post gara Stefano Pioli abbia speso parole importanti per il capitano dell’Under-21 (“È un giocatore duttile che sa cosa deve fare in campo”) che dopo due settimane di “ripetizioni” al centro sportivo durante la sosta di campionato ha preso finalmente confidenza con la sua nuova posizione. Dimostrando di poter diventare a stretto giro di posta il nuovo “todocampista” viola. Anzi, “tuttocampista”, dato che ormai (per fortuna) la lingua più parlata nello spogliatoio viola è diventata l’italiano.