UNA MEDIANA DA RIVEDERE
Era il reparto che forse più di tutti era atteso dalla prova del nove. Quella verità, quella contro un centrocampo (ovvero il soggetto della nostra analisi) tra i più forti della Serie A. E per il momento, in attesa di conferme o di smentite, il giudizio non può che essere sospeso. Tendente però al negativo. Perché per quanto Pioli nel corso della gara del San Paolo abbia praticamente impiegato tutti i mediani a sua disposizione (con l’eccezione di Norgaard), le prove offerte dai viola non sono state in gran parte all’altezza.
Il punto di domanda più grande riguarda Veretout, schierato per la prima volta in gare ufficiali da perno davanti alla difesa ma non in grado di tenere i ritmi di un vero bilanciatore di palloni. Le qualità ci sono, la predisposizione del giocatore a stare in quel ruolo pure (“Mi piace tanto” ha dichiarato a fine gara il francese) e non sempre gli avversari si chiameranno Allan e Hamsik. Eppure qualche dubbio che questa sia la reale posizione dell’ex Aston Villa resta.
A fasi alterne anche Gerson, giocatore che quando vuole dimostra di avere piedi buoni per impostare il gioco e sradicare palloni ma spesso preda amnesie che favoriscono le ripartenze avversarie (perdendo palle sanguinose). Pochi sussulti infine per Benassi, che ha fatto un netto passo indietro rispetto alle prove con Chievo e Udinese, e Edimilson, il cui impatto sulla gara è stato positivo ma senza spunti di rilievo. Male Dabo: il mediano ha fatto poco e nulla per aiutare la squadra dopo il suo ingresso.