UN MERCATO A METÀ
Lo stallo sul fronte cinese, una pioggia di nomi su quello più prettamente fiorentino. Strano il mercato viola, bloccato com'è da un'operazione soltanto teorica come quella con il Tianjin Quanjian per Kalinic, ma al tempo stesso arricchito ogni giorno dai nomi dei giovani profili al vaglio di Corvino. L'ultima mandata, d'altronde, racconta di più di un giovane di talento tenuto d'occhio dal Sudamerica ai Balcani.
C'è Joaquin Ardaiz del Danubio, oppure i due gioiellini del River Plate Driussi e Alario, ma anche il croato della Dinamo Zagabria Knezevic, o il serbo del Benfica "B" Jovic, o ancora lo stesso Mihajlovic del Partizan già più volte accostato ai viola. Segnali di un'iperattività di Corvino e Freitas che bene raccontano come le prospettive di mercato siano già orientate alla rifondazione della prossima stagione.
La stessa operazione Sportiello, d'altronde, rientra nella logica di un inserimento attuale ma, al tempo stesso, di un posizionamento definitivo che potrebbe concretizzarsi solo nella prossima stagione quando, magari, Tatarusanu se ne andrà. Un mercato a metà, perciò, tra il bisogno di gestire la questione Kalinic (che dalla prossima settimana dovrebbe fornire novità), quello di avviare la rivoluzione estiva che porterà anche un nuovo tecnico e soprattutto la necessità di affrontare la Juventus domani sera senza troppi grilli per la testa dettati dai rumors di mercato.