TU QUOQUE
Forse la sua partenza ha fatto discutere ancora di più di quella del compagno/amico Stevan. Perchè quando Ljajic lasciò Firenze il brusìo fu notevole, e probabilmente perchè lo stesso Jovetic aveva da tempo chiarito di volersene andare dalla zona del “Franchi”. Ljajic no, anzi la sua storia sembrava quella del calciatore prodigo completamente recuperato.
Dagli schiaffi di Delio Rossi ai gol con Montella in panchina Adem si era trasformato, era diventato più incisivo e meno giocherellone, ed era anche per questo che Firenze si aspettava uno slancio di riconoscimento da parte del serbo. Che invece perferì dare retta al richiamo monetario delle sirene giallorosse, salvo prodigarsi costantemente nel ringraziare Montella per quell'ultima annata in viola.
Adesso che Ljajic torna per la seconda volta a Firenze da avversario ci sarà da prendere bene tutte le misure del caso. In tal senso varrà come lezione da tenere a mente proprio la gara di campionato finita 1-1. Perchè in quella circostanza fu proprio Ljajic a firmare il pareggio, dopo bella giocata di Iturbe. Se da un lato la regola dell'ex ce la potremmo esser già giocata, in soldoni, dall'altro sarà bene lasciare pochissimo spazio ad Adem. Perchè proprio come direbbero a Roma, ha già avuto modo di colpire a freddo la sua ex squadra.