SUL FILO DEL RASOIO
"In Bilico. Sul filo di un rasoio…" E' un po' la condizione naturale di questa Fiorentina formato 2011-2012. Già da Cortina si sapeva che con buona probabilità sarebbe andata così: una Fiorentina sbiadita avrebbe dato adito a tante speculazioni. Soprattutto in merito alla guida tecnica, mai veramente accettata dal popolo del tifo. E così è stato: le prime gare avevano dato la parvenza di un miglioramento che, poi, arrivati al dunque, non si è manifestato tale. Adesso, dopo la gara del dentro o fuori col Genoa, rimane, per Sinisa Mihajlovic, quella del Chievo Verona. Una gara che farà da inevitabile spartiacque per tutta la stagione gigliata perché, con la sosta che incombe, eventuali cambi di gestione potrebbero essere meglio metabolizzati, sia dall'ambiente che dalla squadra.
In più, nonostante le giornate siano ancora pochissime, la Fiorentina deve fare i conti anche con la classifica. 12 punti in nove giornate sono pochini, ed il decimo posto in coabitazione con Genoa e Parma lo testimonia. Napoli e Milan, rispettivamente sesta e quinta in classifica, distano due e cinque punti; un gap non incredibile ma che comunque deve essere ridotto già da Verona. Occorrono quindi tre punti per restare attaccati al treno dell'Europa. Ed è proprio per queste ragioni che la gara contro il Chievo ha il sapore della gara della verità. La vittoria, se non necessaria, rimane basilare per chi vuole continuare il progetto intrapreso oramai sedici mesi fa. La sconfitta, invece, aprirebbe ufficialmente la "crisi di governo" che, con quindici giorni di vacanza del campionato, potrebbe inevitabilmente portare ad un rimpasto consistente all'interno dei vertici viola.