SOLUZIONE INTERNA

22.05.2012 00:25 di  Stefano Borgi   vedi letture
Andrea Giannattasio
Andrea Giannattasio
© foto di Firenze Viola

"Tutto cambia, affinchè nulla cambi"... o quasi. Lo diceva Don Fabrizio di Salina, protagonista del celebre romanzo "Il Gattopardo". Da molti, tale visione delle cose è considerata pessimistica, disfattista: intentati proclami, annunci imminenti, volontà di rivoluzionare, di sovvertire e poi... Se ci fate caso, è un pò quello che sta succedendo alla Fiorentina. Più volte Andrea Della Valle ha dichiarato di voler azzerare, di mandare via tutti, di rivoluzionare i quadri tecnici e dirigenziali della squadra viola. E invece... Stiamo ai fatti. Al 22 di maggio, a meno di due mesi dall'inizio del ritiro di Moena (a proposito, manca l'ufficialità anche di questo) la squadra viola è nell'ordine: senza allenatore, senza direttore sportivo, senza direttore generale, e (volendo fare un pò d'ironia) senza punte di ruolo. Se però per gli attaccanti c'è tempo (e poi ci siamo abituati...) le prime tre caselle vanno riempite, nel più breve tempo possibile. Stiamo ancora ai fatti. L'allenatore sembra in dirittura d'arrivo, e si chiama Claudio Ranieri. Capitolo direttore sportivo: Oriali? "No grazie" (Lele dixit). Sartori? No, troppo simile a Corvino, troppo individualista. Lo Monaco? Ancora più simile a Corvino, troppo accentratore. Vitale? Figuriamoci, Pino è praticamente identico a Corvino... E allora? Ecco l'idea vincente: la soluzione interna. Si promuove Eduardo Macia da talent scout a direttore sportivo. Del resto lo spagnolo è considerato un'enciclopedia vivente nel conoscere i giocatori, è in possesso di una banca dati che farebbe invidia a Bill Gates, è una figura di respiro internazionale (ha lavorato a Valencia, Liverpool, addirittura in Grecia nell'Olimpiacos), riscuote la fiducia e l'ammirazione di tutta la dirigenza viola (quella che, in teoria, a breve dovrebbe essere azzerata...) Quindi: perchè non puntare su di lui? Magari affiancato da un manager, un direttore generale (si fanno i nomi di Pradè, Fassone, Montali). Ma le chiavi del futuro viola sembrano essere in possesso di Eduardo Macia, l'uomo invisibile, discreto, efficiente... dall'eloquio incerto. Ma questi sono dettagli. L'importante è che rifaccia la Fiorentina. Che la rifaccia presto e bene, e che metta in pratica la tempesta d'idee promulgata a suo tempo da Cognigni.

A proposito. E... "Mencucci - Cognigni - Teotino"? Per dirla come Andrea... dovrebbero sparire in toto. No, niente da fare anche in questo caso. Com'è il titolo? "Soluzione interna". Resteranno tutti, forse se ne andrà soltanto uno (quello meno importante, non è difficile capire chi...) e resterà anche Guerini. Insomma: "tutto cambia, affinchè nulla cambi". Grandi intenzioni, grandi idee (addirittura una tempesta, l'abbiamo detto), grandi cambiamenti, e la montagna che partorisce... Eduardo Macia, un topolino "deus ex-machina" della ricostruzione (restaurazione) viola. Macia che, guarda caso, c'era già. Auguri, ne ha proprio bisogno.