SERATA DA INCUBO, CAPEZZI IL FARO, MALE DAVANTI

09.04.2014 22:25 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SERATA DA INCUBO, CAPEZZI IL FARO, MALE DAVANTI
FirenzeViola.it
© foto di foto Federico De Luca

BERTOLACCI: il primo pallone che tocca è quello che è costretto a raccattare in fondo alla rete dopo appena 5 minuti. Mica male come inizio. Nell'azione del raddoppio di Crecco può fare davvero poco, così come sulla rete di Minala che ammazza ogni sogno di rimonta viola. Da rivedere il posizionamento nelle uscite. 5

VENUTI: Si fa subito vedere dopo pochi minuti con una deviazione che non sorprende Strakosia. E' uno dei pochi giocatori che si propone con continuità in zona offensiva anche quando le speranze di recuperare la gara sono ridotte al lumicino. Grave, se pur inutile ai fini del risultato, l'errore su Crecco in occasione del 4-1 della Lazio. 5,5

MANCINI: Si perde dopo appena 5' Lombardi, che indisturbato batte Bertolacci per l'1-0. Prova a rimediare andando in gol al 16' ma il guardalinee annulla per evidente fuorigioco. Sulle palle alte è uno dei giocatori più pericolosi della formazione viola ma non è sempre lucido in occasione dei ripiegamenti difensivi. 5

MADRIGALI: Si trova sui piedi il gol del vantaggio dopo appena due minuti ma calcia incredibilmente fuori da ottima posizione, pur essendo in evidente off-side. Partecipa alla frittata generale della difesa in occasione del gol di Lombardi che indirizza la gara fin da subito e non è particolarmente attento anche in occasione del raddoppio di Crecco. Da rivedere. 5

ZANON: Sono rare le incursioni sulla tre-quarti del terzino veneto, che pensa soprattutto a difendere nella sua zona di competenza. Nella ripresa, dopo il 3-1 che annienta l'animus pugnandi della squadra, cala vistosamente e si spegne con i suoi compagni. 5.

PETRICCIONE: Non è lucido come in altre circostanze e fatica a trovare spazi dopo il passivo che si crea già a metà primo tempo. L'ex Siena non demorde e nella ripresa, nonostante il passivo si faccia sempre più netto, si sacrifica molto. Esce stremato. 5,5
Dal 27' st DIAKHATE: s.v.

CAPEZZI: Si prodiga come un dannato a metà campo ma dopo la doccia fredda del gol incassato diventa difficile trovare spazi nelle maglie laziali. Cresce nel finale di primo tempo e a pochi istanti dal 45' con una magistrale punizione apre la via al gol che dimezza lo svantaggio viola. Nella ripresa resta uno dei più attivi. 6

BERARDI: Tanto fisico per il mediano viola, che lotta a centrocampo contro i giganti di Inzaghi. Una gara di sostanza, che però serve davvero a poco. Purtroppo. 5
Dal 37' st PERALTA: s.v.

BANGU: Inizia giocando come esterno ma dopo il primo gol incassato viene dirottato dietro le due punte con facoltà di fare incursioni per vie centrali. Si intuisce che lui, come tutta la squadra, è in serata no quando sbaglia il calcio di rigore che avrebbe (con un miracolo) potuto riaprire la partita. Al 44', poi, il gol che rende meno pesante il passivo. Nella ripresa spiana la strada al 3-1 ospite con un'autotraversa ma chiude la sua prestazione a luci ed ombre con la sua personale doppietta che rende meno amaro il ko. 5,5

GULIN: Lotta come può ma si fa spesso sovrastare dallo strapotere fisico della difesa laziale. A fine primo tempo si fa ipnotizzare da Strakosia nell'azione che avrebbe pututo rendere meno severo il passivo. Nella ripresa l'arbitro Ros non ravvisa un evidente rigore ai suoi danni dopo pochi minuti. Nel complesso, il triestino non si rende quasi mai pericoloso. 5
Dal 18' st BANDINELLI: viene gettato nella mischia quando ormai la gara è compromessa e si sacrifica come può. Il suo apporto, però, serve a poco. 5,5

GONDO: Si divincola in mezzo alla difesa biancoceleste con grossa difficoltà, senza mai riuscire ad impensierire più di tanto Strakosia. Controlla con difficoltà anche i palloni più facili e dopo il raddoppio ospite mostra evidenti segni di nervosismo. Nelle gare decisive, anche in questa stagione, risulta sempre assente e mai incisivo. 5

SEMPLICI: Nemmeno il tempo di cominciare la partita che la Lazio segna il gol del vantaggio con Lombardi che di fatto consegna 88 minuti prima del dovuto la Coppa ai biancocelesti. La sua squadra lotta, morde le caviglie avversarie ma è anche molto sfortunata. Perché se il rigore sbagliato da Bangu non avrebbe potuto regalare tante speranze in più, la Fiorentina subisce rete nelle palle-gol più nitide della formazione di Inzaghi. Obiettivamente, però, i sette gol incassati tra andata e ritorno forse non rispecchiano quello che è il livello reale delle due squadre. 5