SENZA PIZARRO NON SI VINCE
Ma la Befana non era una vecchietta bruttina che arrivava di notte? Perché si è reincarnata in Savic e Roncaglia che, forse, belli non sono ma che hanno comunque elargito doni al Pescara con i loro errorii? E ai Viola non è rimasto che il carbone o meglio l’amaro in bocca per una sconfitta che nessuno avrebbe immaginato. Anche la scenografia era pronta per la vittoria, visto che il cielo si è tinto del nostro colore, ma nessuno dall’alto doveva aver seguito la partita.
Peccato, perché la Fiorentina aveva fatto un primo tempo arrembante tirando in porta con molti uomini e da tutte le posizioni ma il portiere del Pescara doveva aver trovato nella calza dei superpoteri. Ha parato tutto, sfinendoci dalla rabbia e facendo salire le quotazioni di “quelle partite” che puoi giocare per tre ore che tanto non la butti dentro.
Nei pensieri non rientrava però che la buttassero in rete loro e per ben due volte.
Prima del vantaggio dei pescaresi Savic ha maldestramente svirgolato il pallone concedendo il corner agli avversari, mentre sul raddoppio ha fatto una papera Facundo.
E non c’è stato verso di ribaltare le sorti di questa partita di inizio anno, di ricominciare come avevamo finito. Niente è perduto, per carità, ma essere sconfitti in casa dal Pescara non può certo far piacere, in una giornata dove tante big hanno comunque fallito. Non ci hanno nemmeno sollevato particolarmente i “due cazzotti” che ha rifilato Delio Rossi, con la sua Sampdoria in dieci uomini, all’odiata Juventus!
I presupposti alla gara erano come al solito pieni di entusiasmo anche perché era presente in tribuna il nuovo acquisto Giuseppe Rossi e volevamo fargli “annusare” l’affetto che nutriamo nei confronti della Fiorentina. Lui però non è stato molto carino: arriva e perdiamo la prima partita a Firenze. Forse è meglio che si sbrighi a guarire perché sono sicura che in campo ci porterà molta più fortuna!
Quella che non ha avuto Pizarro, che purtroppo ha dovuto lasciare il rettangolo di gioco per un brutto fallo e che speriamo di recuperare velocemente. La sua uscita ha reso zoppo il trio delle meraviglie del centrocampo e fatto crollare le nostre speranze di riagguantare il risultato perché, è storia, con loro tre in campo si vince sempre.
Abbiamo avuto numeri eccellenti dalla nostra parte, dai tiri in porta ai calci d’angolo, ma quelli più importanti, i tre punti, sono andati all’avversario facendoci finire il girone d’andata col broncio. Prendiamolo come un dispetto della Befana (forse siamo stati cattivi) e guardiamo avanti.
La Signora in viola