RINNOVI, Da Baba a Mati: il punto sulle trattative

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Continua il lavoro oscuro di Daniele Pradé per i prolungamenti dei contratti in scadenza. Nelle ultime settimane sono arrivati due verdetti: il primo è quello relativo a Pasqual, che ha prolungato fino al 2016, l'altro è quello relativo ad Aquilani che ha deciso di lasciare la Fiorentina probabilmente per volare nella MLS negli Stati Uniti. Il centrocampista romano si unisce a Neto che lascerà la Fiorentina per accasarsi alla Juventus (anche se persiste la concorrenza di Inter e Roma in Italia e del Liverpool in Premier). David Pizarro invece prolungherà il proprio contratto in scadenza di un altro anno. Il Pek è ormai legato a Firenze e alla Fiorentina, in Italia non giocherà con altre maglie. Una volta terminato il 2016 tornerà in patria per terminare la carriera dove ha iniziato, ovvero al Santiago Wanderers. Juan Manuel Vargas in queste ultime settimane di campionato si giocherà la riconferma. Oltre ad essere utile sporadicamente in campo, il peruviano è uno dei giocatori più importanti dello spogliatoio gigliato. La sensazione è che possa restare un altro anno, anche se le offerte sono arrivate sia dall'Italia che dall'estero. 

Per quanto riguarda i contratti in scadenza dal 2016 in poi, Mati Fernandez ha già avuto un incontro tramite il proprio agente con la Fiorentina. Montella lo ha messo al centro del progetto viola, e nonostante la corte di molte società della Liga, il cileno sembra intenzionato a prolungare la propria permanenza a Firenze. Al momento resta solo da definire il valore del contratto fino al 2018. Babacar si è avvicinato alla permanenza in viola, tanto che prima dell'ultimo infortunio la firma sembrava ormai cosa fatta. Complice il possibile addio di Mario Gomez e la non conferma di Gilardino, il prolungamento non sembra essere più in dubbio. Rimane solo da trattare la clausola rescissoria, sia il suo valore sia se non inserirla per niente. Infine Bernardeschi. Il suo contratto scade nel 2017, ma la Fiorentina vorrebbe blindarlo fino al 2020. Il suo entourage chiede molto, al momento troppo per quanto è disposta a dare la società viola. O scenderanno le pretese, o il rischio di vedere il talentuoso attaccante mancino cresciuto calcisticamente a Firenze lontano dal Campo di Marte si trasformerà in realtà.