PUNTI DI VISTA
Il giorno dopo la debacle di Torino Firenze ha ancora gli occhi pesti. Di sicuro li hanno coloro che sono rientrati in nottata da una trasferta che, nella sua prima parte, è assomigliata a un incubo. E a poco è servito un misero quarto d'ora per alleviare la delusione. Perchè la Fiorentina di ieri sera, al di là del risultato, ha palesato nuovi, inquietanti, limiti. Di personalità e freschezza a sentire il tecnico nel dopo gara. Di parere diverso, invece, i giocatori, o almeno Gamberini e Gilardino.
E già su queste diverse vedute ci sarebbe di che interrogarsi. Sia perchè la personalità mancante denunciata dal tenico sarebbe dovuta essere il marchio di fabbrica della Fiorentina di Mijalovic (questo era il biglietto da visita del serbo quando arrivò a Firenze) sia perchè adesso anche la squadra (per bocca di Gamberini e Gilardino) comincia ad avere visioni diverse da quelle del proprio allenatore. E vien da pensare che se lo spogliatoio è sempre stato compatto con Mihajlovic, sul campo, così non è sembrato. Anzi...
Da qui a domenica Mihajlovic dovrà ben capire se, davvero, la squadra è ancora tutta con lui. Perchè a prescindere dagli esclusi e dagli eventuali delusi, sono anche i "fedellissimi" di Sinisa che adesso lasciano perplessi. Giocatori che il tecnico ha difeso e rilanciato (leggere alla voce Cerci e Vargas comunque reinserito in gruppo dopo la punizione di Cesena) e che adesso, in campo, sembrano statuine. Davvero lo spogliatoio si fida ciecamente del suo allenatore? Il dubbio comincia a farsi legittimo. Tanto quanto la voglia della tifoseria di cominciare a vedere qualcosa di diverso rispetto allo spettacolo di ieri sera.