PRANDELLI, L'augurio più bello quello di Nicolò
Dalla sala stampa del “Franchi” a quella di Upton Park, Cesare Prandelli è sempre lo stesso. Nel dopo gara di Italia-Costa d'Avorio il neo commissario tecnico risponde alle domande dei cronisti con la consueta flemma, senza tuttavia tralasciare gli aspetti tattici in vista dei prossimi impegni. Queste le dichiarazioni dopo la sconfitta con gli ivoriani:
“Dopo tre giorni di lavoro, a tratti abbiamo fatto anche bene. Però quello che abbiamo fatto è stato importante. Fino al gol stavamo facendo bene. L'intenzione era quella di cercare Cassano fra le linee, ma quando lo liberavamo non riuscivamo a trovare profondità e non giocavamo sugli esterni. Non sono preoccupato dalle gare ufficiali, fra 25 giorni avremo più convinzione e più condizione. Le cose di buono che abbiamo fatto restano, seppure il risultato non sia buono. Dobbiamo avere però più sicurezza. Quando ci sarà la condizione, se liberiamo Cassano in certe zone del campo può darti qualcosa d'importante in ogni zona del campo. Stasera l'abbiamo liberato in modo approssimativo, ma c'è tempo per migliorare”.
“Questo è l'inizio di un ciclo nuovo, e di un gruppo nuovo. Abbiamo bisogno di giocatori di qualità che diano continuità al nostro lavoro, e queste sono state le scelte dettate da questo bisogno. Lo spirito giusto l'ho visto, ma è chiaro che in questo momento non basta. In certi momenti ho visto una squadra ordinata. In questo momento lo spirito è buono, e la voglia di fare qualcosa di nuovo pure. La gente lo ha percepito, quindi dobbiamo stare sereni e continuare a lavorare. Cassano e Balotelli sono due giocatori che possono dare qualità, ma non devono essere condizionanti. Dobbiamo pensare alla coralità del gioco, senza dimenticare le loro qualità. Per Mario era la prima gara in assoluto e quindi la condizione è quel che è, quanto ad Antonio a me è piaciuto molto. Mario ha avuto due spunti importanti, rimediando due falli importanti. La disponibilità devono averla tutti, e lui ha capito che ogni tanto doveva rientrare. Per lunghi tratti della gara ha costretto gli avversari a coprire”.
“Il passaggio dalla squadra di club alla Nazionale è difficile, ma lo sapevamo. Ma ogni partita è un passo in avanti. Noi questa sera abbiamo fatto qualcosa di buono e fra 25 giorni ripartiremo. Sono convinto che ci esprimeremo al meglio. La sconfitta all'esordio come Lippi? Finchè non avevo preso gol non c'ho pensato, nel finale sì. Amauri? Anche la punta deve attaccare lo spazio, e anche gli esterni. Cassani? Dobbiamo lavorare sugli spazi, e sui movimenti. In questo modo chiudi la squadra avversaria, e lui l'ha fatto. Non son contento, ma non sono nemmeno deluso. Quando Balotelli taglia verso la porta lo fa con grande efficacia, ma è chiaro che la condizione ancora non c'è. Borriello è un giocatore che personalità e bravura nel saper leggere la partita. Abbiamo cercato di giocare palla a terra, ma è un giocatore prezioso perchè ti permette anche di poter cercare palla lunga. De Rossi? La sua condizione è un po' quella di tutti, molto dipende da chi ha cominciato prima la stagione. Buono anche il ritorno di Molinaro, seppure la posizione di Balotelli a volte lo abbia un po' limitato. Un in bocca al lupo particolare? Tanti, però quello che mi ha fatto più piacere è stato quello di mio figlio Nicolò”.