PASQUAL, CAPISCO ADV, SPERO IL SUO SIA SOLO UNO SFOGO
Senza firma del contratto collettivo il campionato non parte,
Nella sala stampa del centro sportivo di San Piero a Sieve si presenta per rispondere alle domande dei cronisti Manuel Pasqual:
Sul momento particolare che si vive a Firenze: "La nostra reazione alla lettera di Andrea Della Valle? Spero che sia solo uno sfogo, mi dispiace sentir parlare della possibilità che gli attuali proprietari lascino, anche se penso in cuor mio che ciò non accadrà, nonostante li capisca. Come risponderemo? Le prima gare del campionato sono alla nostra portata, vedremo di ottenere più punti possibili"
Sul contratto: "Il mio accordo scade tra un anno, ne abbiamo già parlato ma ora il club ha altre priorità. Ne riparleremo alla fine del mercato"
Sulla mancata fascia di capitano: "Un po' mi è dispiaciuto, visto che sono qui da sette anni, però conitnuerò a fare il mio, anche se non sarò il capitano o il vice. Del resto so qual'è il mio ruolo nello spogliatoio. Ne prendo atto e cercherò di essere ugualmente un punto di riferimento".
Sul probabile arrivo di Bovo ed il fatto di essere messo spesso in discussione: "Non sono poi più tanto giovane, quindi spero che la società acquisti altri difensori. Dopo una buona prima stagione avevo la possibilità di partire e non l'ho fatto. Dopo una in cui ho fatto schifo hanno creduto in me. Questa la dice lunga sul mio rapporto con la società. Sento la fiducia del club, avessi voluto partire l'avrei fatto quest'anno, invece voglio restare, e, magari, chiudere la carriera qui, e lo dico a bassa voce per non fare la fine di chi come me era in scadenza e poi è partito".
Sulle contestazioni: "Chi paga il biglietto ha il diritto di contestare. Io ormai sono un veterano e conosco la piazza, chi è nuovo, invece, può venirne influenzato. Ripeto, ora spetta a noi rispondere sul campo. Non siamo una squadra da campionato di vertice ma possiamo sicuramente far meglio dell'anno scorso".
Sulla scarsa affluenza dei tifosi allo stadio: "Da un anno e mezzo non otteniamo grandi risultati, quindi posso capire i tifosi. Quando arrivai c'erano 28.000 abbonati e vedere gli spalti vuoti fa un po' effetto. Spetta a tutti, giocatori, società, tifosi e giornalisti, risolvere la situazione. Ma al 90% è compito nostro".
Su Montolivo: "L'ho visto concentrato ma un po' nervoso. Non so come andrà a finire, mi dispiace che ci sia questo accanimento nei suoi confronti, perché è un signor giocatore. Spero di non perderlo".
Sui nuovi acquisti: "A Newcastle Romulo ha giocato in un ruolo non suo e ci ha sorpresi tutti positivamente. Per il resto pernso che i vari Comotto, Santana e Donadel siano stati sostituiti adeguatamente. Lazzari ci dà qualità mentre Munari ha fisico e corsa. Ovviamente, da tifoso, spero che arrivino altri innesti".
Sulla vicenda Prandelli: "Spero davvero che i tifosi siano andati da lui solo per portargli un premio, fosse altrimenti sarebbe una cosa grave: se lo avessero incontrato per parlare dei problemi della Fiorentina non so cosa ne avrebbero ricavato. Sono una persona diretta, ma ciononostante non voglio fare paragoni tra lui e Mihajlovic. Posso solo dire che da buon Veneto apprezzo la schiettezza del nostro nuovo tecnico. Questo mio essere diretto l'ho dimostrato anche in occasione della scelta del capitano, quando ho detto le cose in faccia a chi di dovere, prendendomi i miei rischi".
Sullo sciopero: "Io sono il rappresentante della Fiorentina presso l'AIC. Sono sei mesi che è tutto fermo, ora basta. O si firma questo contratto o non si gioca. Una manifestazione inopportuna visto il momento difficile a livello globale? Noi non chiediamo soldi, solo diritti. Chiediamo solo il diritto per i giocatori di potersi allenare, non che gli venga garantito un posto in rosa. E poi non possiamo accettare che Beretta fugga".