PARTITELLA, I PIÙ ED I MENO DEL MATCH

Dal nostro inviato a Viareggio Cosimo Lippi
22.03.2012 17:00 di  Redazione FV   vedi letture
Cosimo Lippi
Cosimo Lippi
© foto di Firenze Viola

Classica partitella di allenamento del giovedì per la Fiorentina che oggi, allo Stadio dei Pini di Viareggio, ha affrontato il Montecatni. Questi i più ed i meno della partita, terminata con un ampio 12-1 in favore dei viola:

I più

Jovetic: perché il ragazzo torna in campo per la prima volta dopo l'infortunio, ci mette sempre tanta voglia e oltre tutto è un ragazzo disponibile sia sul campo che fuori. Un più di incoraggiamento oltre la prova che è stata sicuramente positiva. Si è mosso molto, è tornato a centrocampo per aiutare i compagni ad impostare e si è sacrificato.

Vargas: ci è piaciuto, mostrando una condizione atletica che migliora settimana dopo settimana, e in modo inversamente proporzionale al rendimento della squadra. Un paio di assoli (contro i difensori del Montecatini certo) che promettono bene e ci riporta alla memoria ricordi del giocatore che abbiamo potuto ammirare per le sue progressioni e prestanza fisica.

Behrami: oltre per il fatto che è tornato in campo, ci è piaciuto per il fatto che è uno dei pochi che prova a giocare in velocità, toccando palloni di prima. Il suo ritorno in piena forma fisica sicuramente sarà un'arma in più importante per la conclusione di questo amaro campionato della Fiorentina.

I meno

Amauri: abbiamo visto il giocatore nervoso, impreciso e sembra che mancando la volontà di rivalsa iniziale, ci sembra più spaesato ora che agli inizi della sua esperienza in viola. Sicuramente gli manca il gol, quello in partite ufficiali, quelle che fanno urlare di gioia le folle, di quella gioia che lui sembra mancare in questo momento, rischiando di portarlo ad un'ulteriore involuzione sul piano del gioco e dell'intesa con i compagni. Nonostante sia solo una partitella abbiamo notato come discutesse animatamente con Jovetic in merito ai movimenti in campo e questo è segnale del proprio nervosismo.

Kharja: il giocatore Marocchino ci è parso ancora una volta lento e un po' avulso dalla manovra di centrocampo. Forse la lunga assenza pesa ancora sulla sua condizione fisica, certamente in Fiorentina per ora non ha brillato per velocità e precisione e il periodo forzato di riposo non sembra aver messo a posto le cose in tal senso.

Olivera: come per il suo compagno Kharja una prova anonima e poco utile in questa Fiorentina: non riesce quasi mai ad entrare nel vivo del gioco ed a riproporre palloni giocabili per gli attaccanti. Si profila una panchina per lui a Genova