OCCHIO ALLA TESTA

16.10.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
OCCHIO ALLA TESTA
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I tre punti servivano come una boccata d'aria fresca dopo lunghe giornate interminabili. Anche per questo la vittoria con l'Udinese ha il doppio valore di risollevare l'umore di fronte alla classifica e di riportare la squadra di Pioli sulla retta via. Quella percorsa a buona velocità per tutto il primo tempo della sfida di ieri, tanto per capirsi, quando le occasioni da rete si sono susseguite con il parziale di 1-0 che sembrava persino stare stretto ai viola. 

Detto questo servirà far tesoro dell'ennesimo finale di sofferenza che ha contraddistinto la Fiorentina. Quando la squadra viola avrebbe potuto sfruttare gli spazi concessi dall'Udinese alla ricerca del pari, è scattato - di nuovo -  una sorta di blocco mentale. Quella sensazione di fragilità emersa nel secondo tempo contro l'Atalanta, e più o meno dopo il primo gol di Simeone contro il Chievo, si è riproposta puntuale al cospetto di un'Udinese che, forse, nemmeno ci credeva più.

Perchè poi la squadra di Delneri si era già completamente concessa alla Fiorentina per oltre un'ora di gioco, in un parallelo non solo cromatico con il Verona che i viola avevano già ampiamente battuto. Ciò nonostante, subito il gol di Samir, i friulani hanno alzato il baricentro senza troppi problemi e, soprattutto, senza che la squadra di Pioli riuscisse non solo a gestire il vantaggio ma eventualmente anche a chiudere il conto. 

Un difetto certamente dettato (anche questo) dalla ricerca di un'identità definitiva, ma probabilmente anche un limite psicologico sul quale lavorare con la massima attenzione. Per evitare emorragie di punti deleterie di questi tempi, ma anche per approcciarsi alle prossime sfide con la certezza di saper proteggere e difendere a modo i vantaggi accumulati durante le partite.

Da Benevento fino a Crotone passando per il Torino, mercoledì prossimo. Un lavoro di analisi che certamente Pioli svolgerà nello spogliatoio. Da affrontare senza farsi prendere da eccessivi entusiasmi a fronte di una vittoria, quella contro l'Udinese, che rischia di avere le stesse prerogative di quella raccolta contro l'Hellas