MUTU, Cronaca di una giornata a Roma

20.04.2010 10:58 di  Tommaso Loreto   vedi letture
MUTU, Cronaca di una giornata a Roma
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Nove mesi di squalifica per l'assunzione di sibutramina. E' questa la sentenza definitiva emersa ieri dalla Procura Federale Antidoping del Coni. Uno sconto di tre mesi, dunque, sulla richiesta iniziale del procuratore Torri cheil 3 marzo scorso aveva chiesto un anno di squalifica per il romeno. Una sorta di vittoria legale che, tuttavia, non ha rallegrato i pensieri di un Mutu apparso, allo stadio Olimpico, a dir poco rabbuiato. E la reazione del fuoriclasse gigliato non si è fatta attendere. “Non sono soddisfatto – ha commentato Mutu a Violachannel.tv – perché nove mesi di squalifica sono davvero tanti. Detto questo chiedo scusa ai tifosi della Fiorentina e ai miei compagni di squadra per non aver potuto dare il mio apporto in questo periodo”. Eppure, a giudicare da quel che accaduto nelle stanze dello stadio Olimpico, quella di ieri è stata comunque una giornata positiva. Soprattutto sotto l'aspetto giuridico. Perché la procura, tradizionalmente, tende a usare la mano pesante in occasioni di infrazioni al regolarmento doping, e perché ad aggravare il quadro c'era anche la non estraneità di Mutu a determinate vicende. Ma se da un lato la prima vittoria del pool legale di Mutu, composto dagli avvocati Rodella, D'Avirro e Ducci, è stata quella di scongiurare il rischio della recidività (gli esami effettuati ai tempi del Chelsea non rientravano sotto la giurisdizione Wada) dall'altro lato la buonafede del calciatore ha attenuato gli effetti di una negligenza considerata, comunque, grave. La giornata romana di Mutu comincia poco dopo le 10.

Elegante, scuro in volto, il “Fenomeno” arriva accompagnato dai propri avvocati e intorno alle 10:30 è già di fronte alla commissione anti-doping. Il giudice Francesco Plotino apre il dibattimento, poi è il momento del procuratore Ettore Torri coadiuvato da Fulvio Filogamo. L'arringa nei confronti di Mutu è molto dura e fin dall'inizio sembra che la Procura sia molto poco propensa a concedere sconti. Una breve pausa e poi è lo stesso giocatore a prendere la parola per difendersi. Un interveno basato a confermare, ancora una volta, la totale buonafede nell'assunzione del farmaco considerato “naturale” pur confermando la negligenza del mancato avviso allo staff medico della Fiorentina. Terminato il suo intervento, Mutu, lascia spazio agli avvocati che, coadiuvati dai professori Mugelli e Pieraccini, rispettivamente farmacologo presso l'Università di Firenze e chimico analista, concludono la difesa di Mutu. Sono passate da dieci minuti le 14 quando Mutu, scuro in volto, sale in macchina e lascia al comunicato della Fiorentina tutte le proprie sensazioni. Agli avvocati D'Avirro e Rodella, invece, il compito di spiegare l'evoluzione del caso. E se per il romeno, a questo punto, si tratta di aspettare il 28 ottobre, salvo ricorsi al TAS al momento non del tutto esclusi più che altro per forma, per il suo pool legale si tratta comunque di una vittoria. Di fronte a un organismo severo come il tribunale anti-doping lo sconto di tre mesi è quanto di meglio si potesse ottenere. Sotto questo aspetto, in altri termini, poteva andare molto peggio.