MODELLO GUARDIOLA

28.05.2013 10:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
MODELLO GUARDIOLA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina come il Barcellona. Un paragone che, specialmente all'inizio dell'anno scorso, ha fatto sognare i tifosi e parlare tutti i media nazionali. La stagione appena conclusa ha confermato alcuni punti di contatto tra le due formazioni, sopratutto da un punto di vista tattico, ma gli ultimi acquisti sembrano andare sempre di più in questa direzione: una squadra con mentalità all'italiana ma che metta in pratica il gioco e la qualità dei blaugrana formato Guardiola.

PORTIERE: La squadra catalana negli ultimi anni è stata la prima a far giocare la palla fin dalla propria porta, con un estremo difensore non fenomenale tra i pali ma che con i piedi poteva sembrare quasi un libero aggiunto. Nella Fiorentina il ruolo di Victor Valdés era di Emiliano Viviano. Montella fin dal ritiro di Moena ha chiesto al portiere fiorentino di giocare sempre il pallone, anche nei momenti di difficoltà. Proprio come il Barcellona.

DIFESA: Ad un certo punto della stagione, il piano tattico di Montella è stato chiaro, cambio in corsa da una linea a 3 ad una linea a 4. Nel Barca giocano due terzini di spinta, capaci di attaccare con continuità più che difendere, più due centrali dai buoni piedi che a tratti, nei momenti di massimo pressing possano salire fino a diventare centrocampisti aggiunti. In questo senso la Fiorentina deve ancora cercare un esterno destro con queste qualità, ma con Gonzalo Rodriguez, Savic e Pasqual (Marcos Alonso), il paragone è presto fatto. Anche Compper è un giocatore che può impostare il gioco grazie al suo buon sinistro, ed il fatto che sia arrivato a gennaio per ambientarsi con sei mesi di anticipo non è un caso. Tomovic e Roncaglia non hanno le caratteristiche di Dani Alves, ma c'è da scommettere che Pradè e Macia stanno lavorando proprio per rinforzare quel ruolo.

CENTROCAMPO: La linea a tre del Barcellona è famosa in tutta il mondo. Xavi, Iniesta e Busquets. Tre mostri sacri difficili da comparare ad altri giocatori, ma sul piano tattico i moduli delle due squadre possono tranquillamente essere definiti simili. Pizarro è colui che in questa stagione ha impostato il gioco come Xavi. Partendo molto basso fino a ritrovarsi talvolta anche in area di rigore. Se parte il cileno, il suo sostituto avrà le stesse capacità di mantenimento della sfera e di verticalizzazione. Su tutti, il preferito di Montella resta il solito Francesco Lodi del Catania. Borja Valero è evidentemente l'Iniesta viola. Tempi di inserimento perfetto e palla incollata al piede. Il vero ago della bilancia per la fase offensiva gigliata, magari per la prossima stagione, con qualche rete in più a referto a fine anno. Aquilani può essere il valore muscolare alla Busquets. Recuperatore di palloni di alta qualità e quantità. Il vice è già in rosa: Vecino.

ATTACCO: Anche il tridente di Guardiola è un marchio di fabbrica, ma le scelte che sta facendo la Fiorentina sembrano proprio andare in quella direzione. Intanto Giuseppe Rossi che ricoprirà il ruolo di bomber centrale atipico, un po' come Messi con le dovute proporzioni. Niente cross alti, niente rilanci, soltanto qualità e palla bassa. Sulle fasce il probabile arrivo di Joaquin sembra dare il via libera ad uno spostamento a sinistra di Cuadrado, così da dare la possibilità ai tre attaccanti di cambiarsi spesso e volentieri le posizioni per non dare punti di riferimento alla squadra avversaria. Iakovenko come riserva insieme a Ljajic che comunque si giocherà il posto con uno dei tre, sono garanzia di questo progetto tattico. Mentre il possibile arrivo di uno tra Thereau e Ilicic può riferirsi alla volontà di Montella di avere le spalle coperte in caso di cambio di modulo in corsa. A questo progetto manca solo un altro attaccante di caratura internazionale. Uno che può risolvere le partite con una giocata da bomber, un colpo di testa o una zampata vincente per intendersi. Un centrale che, specialmente in Europa possa fare la differenza nell'arco di un'intera stagione.

Insomma il paragone è azzardato ma non troppo. Con Montella che vuole dare una connotazione catalana alla Fiorentina, ribadendo però il carattere da squadra italiana che in Serie A può fare la differenza. Un mix vincente che catapulterebbe la squadra viola a nuovo modello da imitare. Sogno che può diventare realtà solo con una grande conferma sul piano dei risultati, ma anche grazie al lavoro costante dei maestri del mercato gigliato, ovvero grazie alle magie di Pradè e Macia.