MISSIONE SAN PAULO
E' inutile girarci intorno, la partita contro il Napoli sarà un vero e proprio esame per la Fiorentina, non tanto una gara Scudetto, come qualcuno vorrebbe far credere, ma un modo per verificare la tenuta mentale di una squadra che si è ritrovata in vetta per merito, ma che non è certo abituata ad esserci. Gli azzurri di Sarri sono la squadra più in forma proprio insieme ai viola ma avranno il vantaggio di giocare in un San Paolo vestito a festa da 50mila partenopei.
Dal San Paolo a Paulo Sousa. Il tecnico portoghese è la carta in più che la Fiorentina proverà a giocarsi per mettere i bastoni tra le ruote del Napoli. I tifosi azzurri sono certi di battere i viola e l'allenatore ex Basilea è pronto a trasformare questa sicurezza in un arma a doppio taglio per i propri avversari. La foga figlia di uno stadio stracolmo può essere cattiva consigliera e come già successo contro l'Inter Sousa proverà a stupire gli avversari con qualche mossa a sorpresa e con una partenza subito molto aggressiva.
Tutto mantenendo però una grande attenzione anche in fase difensiva, per evitare di prendere imbarcate in contropiede e per arginare l'attacco napoletano, da anni fiore all'occhiello della gestione De Laurentiis. Montella riuscì a battere Benitez grazie a un gol di Joaquin non più di due stagioni fa, ma nelle altre occasioni ha spesso subito il gioco del Napoli. Sousa non vuole commettere lo stesso errore, il gioco offensivo dovrà essere equilibrato al massimo con il centrocampo e la difesa, così da tenere la partita in bilico e cercare il colpo del KO.
Trasformare il San Paolo in San Paulo. E' questa la missione della Fiorentina, che con tre punti inizierebbe a credere davvero di poter restare in vetta a lungo. L'operazione è difficile, ma non impossibile. Questo lo sa anche il portoghese, che con grande umiltà affronterà Sarri, per proseguire nel sogno, per non perdere la bella abitudine di questo inizio campionato.