MIHAJLOVIC, Il mattino ha l'oro in bocca...
Se il buongiorno si vede dal mattino... ecco le parole al vetriolo di Sinisa Mihajlovic, rilasciate in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: "Una vittoria può ammorbidire le cose e salvare la stagione. E se non battiamo la Juve poi rompono le palle con questa storia della Fiorentina che non vince mai contro le grandi" . Dopo l'ammissione di manifesta inferiorità a seguito della dura sconfitta con il Milan è tornato nuovamente 'Il Grinta'. Spregiudicato e provocatore come pochi rilancia la sua Fiorentina alla vigilia del big match con l'acerrima nemica Juventus, manifestando però una qual certa insofferenza alle critiche piovute dopo la debacle di domenica scorsa contro i rossoneri.
Ebbene, se 52 partite giocate dai viola nell'era Della Valle contro le big con solo 4 successi non possono passare inosservate ma non sono imputabili certo alla gestione Mihajlovic, è comunque vero che quest'anno, con il tecnico serbo in panchina di vittorie, in generale, ne sono arrivate ben poche e nessuna contro le cosiddette 'grandi'. Rottura di palle o meno questa è semplicemente l'amara realtà, e l'auspicio di tutti non può che essere quello di aggiornare al più presto i tabellini, magari tramutando quel quattro in cinque.
Un cinque, vada come vada contro la Juventus, che sarà inevitabilmente il voto all'attuale stagione viola, senza l'ombra di un gioco, spesso deludente sotto il profilo atletico e mai realmente consapevole della propria dimensione. Una stagione insufficiente passata tra sogni Champions, cadute libere in zona retrocessione, piccoli risvegli europei e ancora ricadute morbide sul fondo della parte sinistra della classica. In sostanza una stagione mediocre, che in pochi si sarebbero attesi da una squadra con il quinto monte ingaggi della Serie A e un organico, speriamo anche per la prossima stagione, di tutto rispetto.
Arrivati ormai alle battute conclusive della stagione staremo a vedere che cosa accadrà domenica, augurandoci che la Fiorentina riesca quantomeno a cogliere quest'ultima occasione per regalare un sorriso ad una tifoseria sempre più stanca per le poche certezze e aggrappata ormai da troppo alla mera speranza di un sussulto, che fino ad oggi non c'è stato.