MERCATO, Chi meglio dei viola?
E’ pur sempre calcio d’estate, ma le basi per la stagione che verrà si gettano comunque in questo periodo dell’anno. Quello in cui si gioca poco e si parla molto. Spesso, o quasi sempre, di calciomercato. Dovendo ancora varcare l’inizio ufficiale (in termini di date) della finestra estiva per la compravendita di calciatori in casa viola ci si è a dir poco portati avanti con il lavoro. Il bilancio a distanza di un mese dal termine del trionfale campionato valso il ritorno in Champions League vede la squadra viola una spanna sopra le altre squadre. In entrata ed in uscita nessuno ha già fatto le sue mosse come la Fiorentina. Firenzeviola.it ha provato a confrontare l’operato di Corvino con gli altri grandi club di serie A. La base di partenza sono l’acquisto sicuro di un attaccante di primo piano (Gilardino, 15 mln), di un centrocampista maturo valorizzato da un anno super in Spagna (Felipe Melo, 8mln), della promessa più lucente del calcio giovanile (Jovetic, 8 mln). Aggiungeteci il miglior terzino sinistro dello scorso campionato (Vargas, 12mln) e due pedine di esperienza e qualità per la fascia destra (Comotto, 4mln e Reveillere 5,5 mln). In uscita, indolori gli addii di Potenza e Vieri, per Ujfalusi potrebbe esserci il rimpianto più grande. Liverani rimane unico nel suo genere, ma a Firenze il nuovo corso tattico lo avrebbe comunque sacrificato. Spesa complessiva: 43 mln.
La rivale principe quest’anno è stata il Milan, per cui Galliani ha già speso (inspiegabilmente) l’etichetta di re del mercato, e per il momento i rossoneri rimangono comunque la squadra che a livello di operazioni ha smosso di più la situazione.
Non si può parlare di rifondazione e manca il ‘botto’ in attacco (dove hanno salutato Gilardino e Ronaldo) ma si riparte dal parametro zero Flamini e dall’usato sicuro rispondente al nome di Zambrotta (7 mln). Borriello è un riscatto di comproprietà, seppur caro (7,5 mln), con un campionato di conferme da disputare e Abbiati al rientro dalle luci ed ombre di Madrid. Antonini (1 mln) una scommessa impegnativa per una piazza come Milano. Spesa complessiva: 15,5 mln.
L’altra sponda di Milano, quella nerazzurra, ha calato l’asso con il cambio di allenatore e attende il rientro di un rigenerato Adriano; per il resto tante voci più o meno fantasiose e i primi movimenti per sfoltire una rosa ingombrante. Spesa complessiva: 0 mln.
A Torino si respira aria di rilancio e al momento vi risiede l’acquisto più caro: Amauri e i quasi 23mln complessivi versati al Palermo. La cultura dei giovani ha (ri)portato in bianconero nomi già affermati malgrado l’età, Giovinco, De Ceglie e Criscito senza dimenticare l’esperienza del parametro zero Mellberg. Al momento nessuna cessione ‘compromettente’ malgrado le voci su Trezeguet. Spesa complessiva: 27,5 mln.
Non pare badare a spese invece il Napoli che con Rinaudo e Maggio ha investito tanto, ma sul sicuro, mentre con Denis si gioca la carta del bomber esotico con grandi credenziali. Spesa complessiva: 23 mln.
A Palermo i fondi da investire non mancano, da Amauri a Zaccardo passando per Barzagli e Rinaudo sono entrati in cassa qualcosa come 50 mln di euro. In parte già reinvestiti su un portiere di valore come Amelia, la rivelazione della serie B Lanzafame, il lottatore Nocerino e uno dei pezzi pregiati dell’Empoli retrocesso Raggi. Spesa complessiva: 15 mln.
Chiude la Roma in bilico tra conti difficili da far quadrare, rinnovi delicati (De Rossi e Aquilani) e un grosso punto interrogativo sul futuro societario. Se ne andrà Mancini, se ne è andato Ferrari; alla voce acquisti rientri di presiti illustri come la stellina Cerci o il veterano Montella. Spesa complessiva: 0 mln.