MALDINI, Merita una standing ovation!

FirenzeViola.it

Lo diciamo così, alla faccia del campanilismo, alla faccia della visione provinciale della nobile arte del football. Paolo Maldini merita una standing ovation da parte di tutto l'Artemio Franchi domenica. Perché in tempo di banderuole più che di bandiere, di contanti più che di sentimenti, c'è ancora uno spiraglio di romanticismo nel calcio moderno. Venticinque anni solo e solamente di Milan, ai quali sommare, a piacimenti, i sette di settore giovanile. Una vita, calcisticamente parlando e non, spesa a sudare e faticare con la prestigiosa casacca rossonera sulle spalle e nel cuore.

Ci perdoneranno, e se così non fosse amen, gli ultras o pseudo tali della Curva Sud. Ma Paolo Maldini si merita ben altro addio al calcio rispetto a quello avuto domenica scorsa a San Siro. Fischi. Striscioni inneggianti a Baresi. Contestazione. Le motivazioni? La tragicomica finale di Istanbul (il Liverpool ringrazia ancora) ed una convulsa vigilia della finale di Atene, dove alcuni capi ultrà vennero arrestati. E poi altri episodi, passeggeri, transitori. Momenti no, che nella vita di un uomo ci sono, figuriamoci in quella di una bandiera come Maldini.

Firenzeviola.it lancia il suo appello, ai tifosi gigliati, che domenica saranno presenti al Franchi. E ci fa piacere che molti colleghi del mondo web gigliato, spesso diviso, spesso frammentato ed in disaccordo, seguano come noi questa strada.  Paolo Maldini merita una lunga standing ovation. Per quello che ha lasciato nei cuori degli amanti del calcio. Perché signori lo si è, soprattutto, se le barriere di colori, vessilli e partigianerie vengono messi da parte, di fronte ad una storia maestosa e romantica per l'intero paese.

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