LO SFINIMENTO SOUSA

03.04.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LO SFINIMENTO SOUSA

Fa piacere sapere che c’è chi ha voglia di scherzare intorno alla Fiorentina, quando invece il clima tutto è tranne che sereno. La sensazione che ci stessero prendendo in giro l’abbiamo da molto e non potevamo farci mancare un Sousa “burlone” da 1 e 2 aprile. Menomale che la squadra ha confezionato la terza vittoria consecutiva per 1-0, tenendo accese le flebili fiammelle dei più ottimisti in prospettiva sesto posto. Io ho pensato che già la formazione di ieri contro il Bologna fosse il proseguimento del pesce d’aprile del Mister perché nessuno si sarebbe immaginato di vedere in campo Milic e Cristoforo.

Mi preoccupa sentire che questi giocatori potrebbero essere riscattati perché non mi sembrano proprio adatti ad una società con qualche ambizione e altre conferme mi pare non siano necessarie.

Come non ne servono altre per ribadire che Sousa è un personaggio quantomeno originale. In un altro contesto, con un altro clima legato a ben altri risultati in campo e in classifica, con un altro rapporto con la dirigenza forse le sue battute sarebbero digerite meglio, ma qui non siamo più nella condizione di sopportare gli atteggiamenti del portoghese e della società che lo lascia parlare come se le “frecciatine” o gli “scherzi” non riguardassero la Fiorentina. Uno sfinimento che non ci meritiamo!

Sappiamo tutti che questa è ormai una convivenza da separati in casa, ma degli sfottò ne facciamo volentieri a meno. In tutte le aziende del mondo, nessun dipendente potrebbe permettersi le libertà che Paulino si sta prendendo e credo che in Tod’s non tollerino insubordinazioni come quelle che vengono palesate nella loro squadra di calcio. Sembrano le scimmiette che mimano “non vedo, non sento, non parlo”.

Dopo che Antognoni ha esternato che il prossimo allenatore viola sarà italiano e Di Francesco non ha trovato niente di più artistico da visitare a Firenze che l’abitazione di Corvino, non possiamo che fare un liberatorio conto alla rovescia verso una separazione più che annunciata col caro Sousa.

Avrei gradito che il Mister lasciasse la squadra là dove l’ha presa, cioè al quarto posto, ma questa impresa non gli è mai riuscita anche se i suoi stanno procedendo, con tanta difficoltà, abbastanza bene e vengono da due pareggi e tre vittorie di fila. Ieri non si è ripetuto il gol in “zona K” e siamo riusciti a passare in vantaggio all’inizio del secondo tempo con Babacar che aveva sostituito appunto Kalinic. Mi piacerebbe vedere il nostro giovane attaccante esultare quando fa gol e trovo puerile la sua scusa “non mi  è venuto in mente niente”. Come niente? Hai fatto centro, hai fatto vincere la Viola e non sei contento?

 

La Signora in viola