LEZIONE DI OSPITALITÀ
L'argomento era nell'agenda dei tifosi ben prima che il calendario svelasse il giorno del fatidico appuntamento. Che poi, a pensarci bene, un martedì sera è tutto fuorchè il momento migliore per una partita da cuori forti. Questa, però, è altra storia. E poco c'incastra con quello che Firenze ha in testa per la sfida di martedì prossimo. Una notte da leoni, una partita da sogno, una rivincita sul passato, e su quello recentissimo. Tra cinque schiaffi da vendicare e un'estate fin troppo a stretto contatto, adesso, il "Franchi" sogna una notte di gloria.
Poco male (almeno se, come crediamo, Montella saprà far quadrato) se a discapito della fondamentale partita di domani a Parma in città si parli fondamentalmente solo di quando arriveranno i bianconeri, e con loro Antonio Conte. Tecnico squalificato, diventato ultimamente oggetto di riprese televisive tanto approfondite da rubare persino la scena ai suoi giocatori in campo. Che sia dietro uno specchio, o semplicemente nelle poltroncine di una tribuna autorità, il primo piano su Conte, è ormai diventato una costante di qualsiasi gara che veda in campo la Juventus.
E se la tifoseria si sbizzarrisce nell'ironia per immaginare la location dalla quale Conte assisterà al match di martedì, il club viola e le autorità studiano quali precauzioni prendere. Di contro ci sarebbe anche la domanda (per carità lecita) su come e perchè il tecnico squalificato dei bianconeri dia tutto fuorchè la sensazione di non poter influire sulle scelte della propria squadra (persino in partita, a meno che determinate telecomunicazioni non riguardino faccende domestico familiari come qualcuno ha anche ironicamente ipotizzato) ma anche questa, come per il calendario, è storia italica, e si fonda negli usi e nei costumi di un paese che da sempre ha grossi problemi con l'equità e la giustizia. In qualsiasi campo.
Ecco che, allora, di fronte a una situazione che, ormai, i più danno come assodata, e nemmeno troppo illegale a giudicare dal silenzio con il quale un po' tutti hanno preso il modo di "vivere le partite" dello squalificato Conte, vien da pensare che tanto vale organizzare una degna ospitalità all'avversario in questione. Degna della civilità, e della storia, di una citta che anche nel pallone ha ultimamente dimostrato maturità oltre ogni ragionevole dubbio. Venga pure il tecnico bianconero, e non si preoccupi, al massimo riceverà qualche sfottò come quelli dell'anno scorso. Venga tranquillo e sereno, certo di un'ospitalità degna di Firenze. Infondo, è poi sempre e solo il campo a decidere. E, magari, dovesse andare bene alla Fiorentina sarebbe persino curioso vedere che faccia farebbe Mister Antonio.