LE PRIME VOLTE
Benevento-Fiorentina è una gara che va oltre il campo. Intrecci, classifica, tecnici viola, tecnici... tifosi viola. Ma non solo. Per Baroni e Pioli, la partita di domenica vale molto di più dei tre punti in palio. Dalle parti di Benevento, infatti, l'euforia per prima promozione nella massima serie ha presto lasciato spazio all'evidenza dei fatti. Certificati dallo spettro del record negativo della Serie A che potrebbe travolgere la squadra in caso di sconfitta proprio contro la Fiorentina (sarebbe la nona in altrettante gare, ndr).
Niente sconti. Dall'altro lato, c'è una Fiorentina alla ricerca della continuità. Più che parola inflazionata - in questo caso -, vera e propria chimera dei viola. Perché se da una parte i progressi mostrati nel gioco e nell'ordine tattico sono stati molto più evidenti nell'ultima gara vinta contro l'Udinese, è dall'altra che restano le difficoltà dei giocatori di Pioli a convincere (anche) lontano dal Franchi.
Considerando anche la passata stagione, sono solamente due le vittorie in trasferta della Fiorentina in dodici gare, l'ultima risalente allo 0-5 contro l'Hellas. Quaranta giorni fa. Troppi, così come troppo ghiotta è l'occasione per conquistare un successo benaugurante in vista delle altre due gare ravvicinate in programma (Torino mercoledì prossimo e Crotone). Nel nome di Pioli, che ha affrontato in carriera oltre 70 squadre di ogni categoria ma mai il Benevento, e nel nome di Thereau, che finora ha segnato a tutte le squadre della massima serie tranne una: il Benevento. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze...