LE PAGELLE, SALVATE JOJO DAL NULLA COSMICO VIOLA
BORUC – Subito chiamato in causa da Pepe risponde con buona reattività. Manda in angolo, poco dopo, il tiro di Marchisio. Ma si capisce subito che è una serata da straordinari, e lui è tutt'altro che impeccabile sulla respinta che consente a Bonucci di segnare. Più tardi, però, sarà decisivo ancora su Pepe e Vucinic e tutti gli juventini che partecipano al “tiro alla Fiorentina”. Matri gli sbuca davanti sul raddoppio Juve, lui può limitarsi più tardi a parare ancora sul centravanti in maglia rosa. Resta, sul giudizio, l'errore sul primo gol, forse per adeguarsi al trend generale, 5,5.
DE SILVESTRI – Il dirimpettaio Vucinic deve aver guardato qualcuna delle ultime prestazioni di De Silvestri, perché dalla sua parte conferma quanto visto in passato. In pratica, il montenegrino, fa quel che vuole. E anche nel secondo tempo il duello è impari. Sovrastato, 4,5.
GAMBERINI – In affanno in più di un'occasione nell'avvio traumatico della sua squadra. Tutto sommato regge, nel delirio generale del primo tempo, e sull'uno a uno chiude bene su Vucinic. Ha le sue colpe nel non arginare Pepe, ma sono tante le maglie rosa davanti, 6.
NATALI – Nel buio totale è quello che sembra restare più lucido. Francamente può fare poco, arrivano da tutte le parti. Partecipa, però, da spettatore allo show di Pepe che libera Matri. Anche per lui, non una notte di gloria, ma meglio di altri 6.
PASQUAL – Pepe gli sguscia via, per vie centrali, sulla prima occasione dei bianconeri. Poco dopo il bis con Boruc che esce a modo. In ritardo anche sul raddoppio di Matri. Non è serata, 5.
BEHRAMI – Almeno rifila qualche fallo qua e là, giusto per far capire che, almeno lui, un pizzico sembra crederci. Nel secondo tempo mantiene gli stessi ritmi, e alla fine ci scappa anche la reazione su Matri che costerà la squalifica contro il Genoa. Nel nulla cosmico gigliato resta l'unico a combattere, 6,5.
MUNARI – Pirlo e Marchisio non avrebbero certo bisogno di ulteriori autostrade in mezzo al campo, ma di certo lui non li contiene mai. C'è anche lui fra i responsabili della mancata chiusura su Pepe. A completare il quadro anche l'ammonizione. Molto poco incisivo, 5.
KHARJA – Si distingue rispetto al compagno di reparto soltanto per la lentezza superiore. E per l'imprecisione nei passaggi che il più delle volte sbaglia. Qualsiasi cosa accada in campo (pari dei suoi compagni, raddoppio degli avversari, cose di questo tipo...) sembra non sfiorarlo. Serafico, 4,5.
Dal 38'st SILVA – S.v.
CERCI – Il primo pallone toccato è dopo venticinque minuti. Per inciso perso immediatamente. Se almeno provasse a seguire l'avversario, almeno, darebbe la sensazione di essere in campo per giocare. Da Cesena in poi non ne ha azzeccata più una, saranno mica state le voci di Nazionale? 4,5.
Dal 1'st GILARDINO – Entra in una Fiorentina che cambia il suo assetto, ed è lui ad avviare l'azione del pareggio. Fa quel che può, ma in questa Fiorentina potrebbe fare poco persino Van Basten, 6.
VARGAS – Imbarazzante il gesto di Pasqual che lo invita a superarlo sulla corsia su una rara ripartenza viola nel primo tempo. Da contare anche qualche traversone sballato e zero palloni tenuti. Primi segni di risveglio con il tocco per il tiro di JoJo. E', però, davvero poco in quasi un'ora di gara, e lui resta il fratello svogliato di cui parlava Sinisa poco tempo fa, 5.
Dal 25'st LJAJIC - Gira a vuoto anche perchè quando entra la “riscossa viola” è già finita. Gettarlo nella mischia in questo modo, per ora, non sembra nemmeno troppo giovargli, 5,5.
JOVETIC – Tocca, se possibile, meno palloni di Cerci, di certo gira completamente a vuoto nel caos collettivo di tutta la prima frazione di gioco. In apertura di secondo tempo vede un primo clamoroso pallone e di testa impegna severamente Storari. Il tempo di rendersi conto che, finalmente, è nel suo ruolo e arriva il gol del pareggio con un gioiello che fa il bis con quello di sabato sera. Chissà che, in futuro, chi di dovere si accorga dove deve giocare. Salvate il talento JoJo, 7.
MIHAJLOVIC – Conferma più o meno la squadra che tenne botta a Napoli, con Kharja al posto di Montolivo e De Silvestri per l'infortunato Cassani. Davanti c'è JoJo in versione centravanti. Scelte che si riveleranno infauste tanto quanto l'approccio alla gara. Perchè il risultato è tragico. I suoi sono in balìa degli avversari per tutto il primo tempo. Senza mordente, senza idee, senza schemi, senza corsa. Senza niente. Di positivo c'è solo il parziale di una rete, il resto è il peggior repertorio di questa squadra da più di un anno. Al completo. In avvio di ripresa cambia, vira un 4-4-2 che sembra la cosa più logica. E dopo un primo sussulto, alla prima azione arriva anche il pareggio. Come sempre, però, la Fiorentina dà la sensazione di essere tutto fuorchè solida, anzi si spenge dopo nemmno quindici minuti. E dopo i primissimi affondi della Juve capitola di nuovo davanti a Matri. Nemmeno avesse disputato un primo tempo alla morte, di quelli irresistibili sotto il profilo fisico, dopo il 2-1 dei padroni di casa sembra già sulle gambe. A completare quel repertorio di cui sopra nel quale considerare anche la condizione fisica. Non cambiano l'inerzia, poi, i cambi di Vargas e Kharja con Ljajic e Silva. Al rientro dalla trasferta di Roma, contro la Lazio, svariati mesi fa, squadra e tecnico furono contestati. Stasera il clima è lo stesso. E il risultato, alla fine, pure. Il tempo vola, i punti di distanza dalla zona europa aumentano. Al contrario della fiducia in qualcosa di più, e di migliore da vedere 4,5.