LE CRONACHE DI POZNAN
Poznan è la città-spot perfetta per l'Europa League voluta e sognata da Michel Platini. Non certo un piccolo paese, ma una vera e propria città (con il suo mezzo milione di abitanti) moderna e con tanta voglia di crescere, economicamente e socialmente. La quinta città della Polonia, per l'esattezza. Tante costruzioni nuove ed avveniristiche, come l'aeroporto internazionale e ovviamente lo stadio del Lech: lo Stadion Miejski. Un polo sportivo vero e proprio. Contorniato dai campi di allenamento delle squadre giovanili, palestre e negozi (compreso quello ufficiale del Lech). La struttura ideale per ospitare un giorno, ne siamo convinti, anche l'atto finale della stessa Europa League.
In città c'è un clima di grande attesa per la partita contro la Fiorentina. Perfino oggi, fuori dallo stadio, qualche tifoso era ancora a caccia degli ultimi tagliandi disponibili, nella speranza di partecipare giovedì sera a quella che si preannuncia come una vera e propria bolgia. D'altronde al momento questa resta l'unica competizione in cui i polacchi possono riporre le loro speranze di vittoria. Il Lech si è laureto campione di Polonia per la settima volta nella sua storia al termine della scorsa stagione, ma quest'anno ha iniziato il campionato peggiore dei modi. Vero è che da quando il nuovo tecnico Jan Urban si è seduto sulla panchina più bollente di tutta la Polonia sono arrivate pochissime sconfitte. La situazione in campionato resta però drammatica (sono penultimi) e gli appassionati del Lech che popolano le strade di Poznan sono convinti che almeno in Europa League provare a vincere qualcosa sia ancora possibile.
Dal tassista, al ristoratore, passando per il semplice commesso una volta capito che sei italiano ti chiedono: ''Firenze''? E qualche sorriso, memori della gara dell'andata, ancora sfugge loro. Insomma che ci si sieda al caldo per una birra o per gustare un piatto di ''Pierogi'' (gustosissimi ravioli la cui pasta ha una consistenza simile a quella del raviolo al vapore della cucina cinese e il cui ripieno consta prevalentemente di carne, formaggio e patate) la sensazione che il pensiero sia sempre rivolto alla partita di giovedì sera un po' da parte di tutti ci è venuta spesso. Ma tra birra, cucina tipica ed un centro storico squisitamente caratteristico e moderno è facile equivocare tutti quei sorrisi. La speranza è che la squadra di Paulo Sousa domani sera li faccia sparire facendo il suo dovere, lasciando a Poznan tutte le sue bellezze e riportando a Firenze i tre punti.